Pubblicità
Pubblicità
Zaniolo ItalyGetty

Lo sfogo di Zaniolo: "Deluso dalla Roma, responsabilità non solo mie"

Pubblicità

"Potrei dire che in Italia c'è più pressone dei media e del pubblico, rispetto all'Inghilterra, ma mi ha colpito altro. Qui posso girare con gli amici, fare una passeggiata con la famiglia. in Italia è faticoso", la vita di Nicolò Zaniolo è cambiata radicalmente, nel corso dell'ultimo anno.

Appena 12 mesi fa, il fantasista Azzurro vestiva la maglia della Roma, prima di lasciare la capitale e approdare al Galatasaray. Oggi gioca per l'Aston Villa, in Premier League.

Intervenuto ai microfoni de "La Repubblica" a pochi giorni dagli impegni della Nazionale, Zaniolo ha parlato sia del momento vissuto che del suo passato alla Roma.

  • IL RAPPORTO CON SPALLETTI

    Uno tra i temi affrontati è stato quello legato a Luciano Spalletti, che Zaniolo ha "incrociato" durante la sua esperienza all'Inter e che ha ritrovato come Commissario Tecnico dell'Italia.

    "Il rapporto con Spalletti? All'Inter non ero pronto, qui mi è sembrato subito un allenatore diretto, preparatissimo, che sa cosa vuole che tu faccia in campo. Se vai bene te lo dice, se vai male te lo dice in faccia. Preferisco una persona che mi dica 'Sei scarso', piuttosto che ti prometta mille cose e non mantenga nulla. Non è facile trovare persone come Spalletti".

  • Pubblicità
  • Nicolo Zaniolo Roma August 22 2022Getty Images

    "DELUSO DALLA ROMA"

    Parentesi, quindi, sull'esperienza alla Roma e su ciò che non è andato in giallorosso.

    "Se sono rimasto deluso da qualcuno? Nomi non ne faccio, le guerre mediatiche non mi piacciono, ma alla Roma le cose potevano finire in modo diverso. Provo un grande amore per i tifosi, i miei compagni, la squadra e la città: è una delusione che ho provato. Ho delle responsabilità, ma anche altre persone le hanno".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • LA DIFFICILE VITA DI UN CALCIATORE

    Nel coro dell'intervista, Zaniolo ha parlato delle pressioni mediatiche relative alla sua vita privata.

    "Non sono come mi rappresentano. Io posso divertirmi, andare a ballare, ma non sono come mi descrivono: non ho grilli per la testa, mi alleno tutti i giorni, gioco, poi una volta a settimana vado a ballare. Mi serve a staccare la testa. Fare il calciatore è stressante anche a livello di pressioni. Che male c’è se col lunedì libero la domenica sera vado in discoteca?".

    Zaniolo ha precisato che non si tratta solo di una questione di tempo.

    "Non solo il tempo. Non possiamo usare il fisico fuori dal campo: ti piace la moto? Non puoi andarci. Ti piace sciare? Non puoi farlo. Uscire dalla quotidianità è dura, anche se vai a cena fuori non puoi mangiare come vorresti, hai una dieta da seguire. La vita del calciatore ha tanti pro, ma anche dei contro. Però è quello che sognavo da bambino, e non mi lamento".

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • GLI INFORTUNI DI ZANIOLO

    Ma la storia calcistica di Zaniolo passa anche dai suoi infortuni: quelli al crociato, soprattutto.

    "Mi sono costati l’Europeo vinto dall’Italia e un anno e mezzo di carriera, che vuol dire almeno 70-80 partite: hanno rallentato la mia crescita. Ma mi hanno anche migliorato. Ho iniziato ad amare di più il mio lavoro".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • KAKÀ, L'IDOLO

    A "La Repubblica" Zaniolo ha anche svelato il significato del suo numero di maglia, il 22.

    "Kaká è il mio mito da sempre: aveva tutte le caratteristiche che mi piacevano in un calciatore. Il numero 22 non è solo la data di nascita di mia mamma, l’ho scelto anche per lui".

0