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Dusan Vlahovic Thiago Motta Juventus GFXGOAL

La caduta di Vlahovic apre scenari sul futuro: addio alla Juventus o rilancio senza Thiago Motta?

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Dusan Vlahovic, da mister 70 milioni (più bonus), si è trasformato in riserva di lusso.

Lo dicono gli ultimi mesi, lo dice la crisi in cui è incappata la Juventus, parlano soprattutto le scelte di Thiago Motta.

Il serbo è stato accantonato in favore di Kolo Muani e il campo lo sta vedendo pochissimo, come dimostrano le recentissime uscite in cui il serbo ha collezionato due ingressi e una panchina.

La sosta potrà consentirgli di ritrovare il sorriso in Nazionale, ma su un futuro in bianconero tutto da decifrare aleggiano nubi enormi.

  • 25 MINUTI GIOCATI NELLE ULTIME 3 PARTITE

    Cinque minuti col Verona, sedici con l'Atalanta, zero a Firenze. Questo l'impiego di Vlahovic nella prima metà di marzo, cartina tornasole di gerarchie nelle quali rispetto ai piani di Motta il numero 9 è scivolato indietrissimo.

    Un bilancio aggravato dallo sfortunato errore che ha regalato lo 0-4 alla Dea, con Dusan (appena entrato) scivolato a metà campo a favorire involontariamente il poker di Lookman.

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  • DA PILASTRO A RISERVA

    La scena a cui l'Allianz Stadium ha assistito contro gli orobici fotografa il momento dell'attaccante, divenuto alter ego dell'ultimo arrivato Kolo Muani. Certo, l'impatto del francese sul mondo Juve e sulla Serie A è stato scintillante, ma adesso anche il colpo venuto dal PSG ha tirato il freno a meno venendo travolto dallo tsunami di errori, passi falsi e contestazioni che sta sconquassando la Signora. E le cose, nel reparto offensivo, non migliorano. Anzi.

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  • IL RIGORE CON L'EMPOLI

    Ad peggiorare la posizione di Vlahovic era già stato il penalty calciato alto contro l'Empoli, che ha spianato la strada alla favola dei toscani sancendo - insieme al rigore fallito da Yildiz - la clamorosa eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia.

    Da lì in poi è iniziato il declino del serbo, sempre meno centrale nelle idee dell'allenatore e relegato ancor di più al ruolo di comprimario.

  • I NUMERI STAGIONALI DI VLAHOVIC: 2 GOAL NEL 2025

    È il ritratto di una stagione complicata nella quale, ad ogni modo, sono maturati 14 goal in 34 presenze: 9 in campionato, 4 in Champions ed uno in Coppa Italia, uniti a 2 assist complessivi, in 2263' giocati.

    Ad inquadrare il momento difficile di Vlahovic è però lo score del 2025, con appena 2 reti segnate in questi primi 3 mesi e mezzo: entrambe a febbraio ed entrambe in A, contro Empoli e Cagliari. In precedenza l'ultima gioia Dusan se l'era regalata il 17 dicembre, sempre contro i sardi, nel match d'andata.

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  • LE 'COCCOLE' DEL CT SERBO

    Ora c'è la pausa, con Madama chiamata a leccarsi le ferite in mezzo al traffico prodotto dai calciatori partiti per rispondere alle rispettive convocazioni. Compreso il 9, che in patria si augura di ritrovare sorriso ed equilibrio e può contare sul sostegno manifestato dal ct Dragan Stojkovic.

    "Ho una buona e alta opinione di Vlahovic e delle sue qualità - ha detto in conferenza - Nel calcio arriva un momento in cui nel club si respira un'aria negativa".

    "Non entrerò nei dettagli e non commenterò il motivo per cui non gioca e se dovrebbe, invece, essere impiegato di più. Sono affari loro. Con me giocherà sempre, perché qui ha l'opportunità di dimostrare che quello che gli stanno facendo non va bene".

  • VLAHOVIC-JUVE, QUALE FUTURO?

    Il finale di stagione obbliga la Juve a reagire e a centrare quantomeno l'approdo in Champions. E per farlo, occorrerà anche uno scatto d'orgoglio di colui che nei piani iniziali era stato acquistato per raccogliere il testimone di Dybala e diventare un nuovo leader tecnico dei bianconeri.

    Nove partite da giocare come fossero delle finali per recuperare il terreno perso causa involuzione mentale, calo di rendimento e una serie di interrogativi legati alle mosse di Motta nella gestione delle risorse a disposizione.

    Per questo il futuro di Dusan dipenderà molto da chi sarà il prossimo allenatore: un addio di Thiago favorirebbe un possibile rilancio del serbo, magari ricevendo dall'eventuale nuovo tecnico una rinnovata fiducia.

    Al momento regna un enorme punto interrogativo, perché andrà prima salvato il 2024/2025 e le somme si tireranno a bocce ferme. Anche e soprattutto in base a dove finirà la Juve.

    Con una conferma di Motta (ad oggi scenario remoto) l'addio di Vlahovic apparirebbe pressoché scontato, mentre un ribaltone in panchina riscriverebbe un copione però arricchito anche dal feeling tra calciatore e ambiente ridotto ai minimi termini. Insomma, una telenovela incerta ed intricata.

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