Il finale di stagione obbliga la Juve a reagire e a centrare quantomeno l'approdo in Champions. E per farlo, occorrerà anche uno scatto d'orgoglio di colui che nei piani iniziali era stato acquistato per raccogliere il testimone di Dybala e diventare un nuovo leader tecnico dei bianconeri.
Nove partite da giocare come fossero delle finali per recuperare il terreno perso causa involuzione mentale, calo di rendimento e una serie di interrogativi legati alle mosse di Motta nella gestione delle risorse a disposizione.
Per questo il futuro di Dusan dipenderà molto da chi sarà il prossimo allenatore: un addio di Thiago favorirebbe un possibile rilancio del serbo, magari ricevendo dall'eventuale nuovo tecnico una rinnovata fiducia.
Al momento regna un enorme punto interrogativo, perché andrà prima salvato il 2024/2025 e le somme si tireranno a bocce ferme. Anche e soprattutto in base a dove finirà la Juve.
Con una conferma di Motta (ad oggi scenario remoto) l'addio di Vlahovic apparirebbe pressoché scontato, mentre un ribaltone in panchina riscriverebbe un copione però arricchito anche dal feeling tra calciatore e ambiente ridotto ai minimi termini. Insomma, una telenovela incerta ed intricata.