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NapoliX / Juan Jesus

Il video-annuncio del Napoli in vista del match con l'Atalanta: "Noi non resteremo in silenzio"

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L'ultimo periodo, in casa Napoli, è ovviamente stato caratterizzato dalla vicenda legata a Juan Jesus e Francesco Acerbi.

Dopo i fatti di Inter-Napoli, il club azzurro si è schierato al fianco del suo difensore, mostrando disappunto anche dopo la decisione di assolvere il centrale della Nazionale italiana.

Proprio in quella circostanza, il Napoli ha annunciato che non avrebbe aderito ad alcuna campagna antirazzismo promossa dalle istituzioni calcistiche, portandone avanti una sua. Detto, fatto: tramite un video, gli azzurri hanno lanciato la propria iniziativa.

  • IL NAPOLI CONTRO IL RAZZISMO

    Tramite un video su X, e diffuso sugli altri social, il Napoli ha precisato nuovamente la sua posizione in termini di lotta al razzismo.

    "Crediamo in un mondo dove l'uguaglianza e il rispetto non siano soltanto una vana illusione ma principi concreti e universalmente riconosciuti. Affinché ciò avvenga non dobbiamo rimanere in silenzio. Domani è l'occasione giusta per alzare la nostra voce e dire tutti insieme NO al razzismo".

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  • IL NAPOLI SENZA PATCH "KEEP RACISM OUT"

    Proprio in occasione della sfida contro l'Atalanta, come annunciato da Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer del club, il Napoli non indosserà la patch della campagna della Lega Serie A "Keep racism out".

    “Il Napoli ha già comunicato che farà iniziative in autonomia e non per interposta persona. Andremo avanti da soli”.

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  • ACERBI ASSOLTO, IL COMUNICATO DEL NAPOLI

    Riportiamo, quindi, il comunicato che il Napoli ha diffuso dopo l'assoluzione di Acerbi.

    ""Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la "giustizia" sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte...dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione".

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