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Vanoli GudmundssonGetty Images

Vanoli spiega il caso del rigore di Gudmundsson in Sassuolo-Fiorentina: "Nessuno ha detto bugie"

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Poco meno di una settimana dopo, il caso del rigore calciato dalla Fiorentina contro il Sassuolo fa ancora discutere. Specialmente alla luce di una classifica pessima e di una vittoria che fino ad oggi, in campionato, non è mai arrivata.

A parlare dell'episodio è stato nuovamente Paolo Vanoli, allenatore gigliato, intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di Conference League contro la Dinamo. Ma non solo di Europa si è parlato, naturalmente, come ovvio in un contesto casalingo così sportivamente drammatico.

Una domanda, Vanoli se l'è sentita rivolgere proprio a proposito del rigore del momentaneo 0-1, penalty che lo specialista Gudmundsson avrebbe rinunciato a calciare.

  • "NESSUNO HA DETTO BUGIE"

    "Chiudiamo l'episodio del rigore - ha detto Vanoli - Io ho fatto il calciatore, oggi faccio l'allenatore: sono episodi del calcio, fanno parte del calcio, è la storia del calcio, a volte è anche il bello del calcio. Sul rigore nessuno ha detto delle bugie. C'erano delle gerarchie: Albert, poi Mandragora. Per quanto riguarda Albert, sta nella sua sensibilità aver risposto perché non ha tirato il rigore. Io non ho mai imposto niente a nessuno. Lui ha detto la verità così come l'ho detta io. L'obiettivo di quel rigore era andare in vantaggio e fare goal, sennò sembra che stiamo parlando di un rigore sbagliato. Io voglio da questi ragazzi il valore dell'uomo, dell'umiltà, del coraggio, di aiutarsi l'uno con l'altro. Non essere uno contro l'altro. Oggi c'è il bene della Fiorentina. Tutti questi episodi, le chiacchierate che facciamo, sono momenti che in questo momento ci servono per uscirne e per trovare la soluzione".

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  • L'EPISODIO DEL RIGORE

    L'episodio in questione è avvenuto dopo pochi minuti dall'inizio della sfida contro il Sassuolo, giocata sabato pomeriggio. Ovvero quando la Fiorentina si è vista concedere la massima punizione per un intervento sconsiderato del portiere di casa Muric, che ha rifilato un pugno sulla testa di Parisi.

    Sul dischetto è andato Mandragora. Che in effetti ha segnato. Anche Kean, che in questo avvio di stagione ha avuto un rendimento realizzativo nemmeno paragonabile a quello di 12 mesi fa, avrebbe voluto calciare: ma il suo tentativo non ha avuto successo. L'ex attaccante della Juventus non ha poi esultato dopo la trasformazione del compagno.

    In tutto questo, il rigore avrebbe dovuto calciarlo Gudmundsson. Il quale, come ribadito da Vanoli, sarebbe il rigorista della Fiorentina. Ma l'islandese sul dischetto non si è presentato, lasciando l'incombenza a Mandragora.

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  • COS'AVEVA DETTO VANOLI

    A spiegare com'erano andate le cose sul terreno di gioco del Mapei Stadium era stato lo stesso Vanoli, intervenuto in conferenza stampa, senza troppi peli sulla lingua, dopo la partita contro il Sassuolo:

    "Il rigorista era Gudmundsson ma non l'ha voluto calciare, il secondo era Mandragora, e Kean… voleva calciarlo. Ma il problema non è quello, il problema è che dopo 5 minuti trovi il gol e hai la gente che ti spinge… il problema è che adesso gli alibi sono finiti”. 

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  • LA RISPOSTA DI GUDMUNDSSON

    Il giorno dopo, lo stesso Gudmundsson ha dato la propria versione dei fatti su quanto accaduto rispondendo sotto a un post di DAZN:

    “Non ho mai e non rifiuterò mai di prendere un rigore, ho sempre tirato i rigori per il club senza problemi. Ieri un altro giocatore ha preso la palla e voleva prendere il rigore e io non sono quel tipo di persona che litiga con il mio compagno di squadra davanti allo stadio pieno".

    Ecco perché, secondo Vanoli, "nessuno ha detto bugie". In attesa di capire se Gudmundsson calcerà il prossimo rigore che verrà assegnato alla Fiorentina.

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