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Tudor gfxGOAL

Tudor tra passato, presente e futuro: la sfida da ex all'Udinese per la Champions e le voci su Conte alla Juventus

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Vincere e aspettare. Igor Tudor prepara la decisiva sfida contro un'altra sua ex squadra, ovvero l'Udinese, provando a concentrarsi solo sul presente e isolarsi da tutto.

Anche se le voci su un possibile ritorno di Antonio Conte alla Juventus nella prossima stagione a prescindere da come finirà quella attuale si fanno sempre più forti di settimana in settimana.


Tanto che, durante la conferenza di venerdì, Tudor è stato anche costretto a rispondere a precisa domanda sul tema. La risposta? "Non mi sento inferiore a nessuno".

Una specie di manifesto in vista del finale di campionato ma anche del Mondiale per Club, competizione in cui a meno di sorprese clamorose Tudor sarà ancora l'allenatore della Juventus. Ma per quanto?

  • UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE

    "Tudor farà il Mondiale per Club, poi vedremo" ha ribadito pochi giorni fa l'amministratore delegato bianconero Scanavino, ripetendo di fatto quanto detto già a più riprese da Cristiano Giuntoli.

    L'accordo col croato d'altronde è chiaro. Nessuna promessa sul futuro è stata fatta al momento della firma. E l'eventuale qualificazione alla prossima Champions League non varrebbe l'automatica conferma.

    Tudor lo sa bene ma ci spera e continua a lavorare. Per avere qualche speranza, di certo, intanto bisognerà battere Udinese e Venezia centrando il quarto posto. Poi si vedrà.

    "La squadra era nel buco profondo quando sono arrivato. Ora sono più consapevoli, più battaglieri e anche con il gioco che abbiamo espresso. Io vorrei che si giocasse calcio champagne, ma in questo momento non si può fare" ha chiarito Tudor prima di Juventus-Udinese sottolineando il difficile lavoro svolto in queste settimane. Basterà?

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  • Conte Cagliari Juventus 2012Getty Images

    LE VOCI SU CONTE ALLA JUVENTUS

    Intanto si fanno sempre più forti le voci che vorrebbero la Juventus intenzionata a fare un tentativo per riportare un altro grande ex, Antonio Conte, sulla panchina bianconera.

    Il regista dell'operazione sarebbe Giorgio Chiellini, che è destinato ad assumere un ruolo più centrale all'interno della società anche a livello sportivo.

    Conte attualmente è sotto contratto col Napoli e di certo fino al termine della stagione resterà totalmente concentrato sulla corsa Scudetto punto a punto che lo vede duellare contro l'Inter.

    Allo stesso tempo il tecnico è rimasto ovviamente legatissimo a Torino per ragioni lavorative ma anche familiari. Ecco perché un'eventuale chiamata dalla Continassa potrebbe farlo vacillare.

    A precisa domanda sulle voci relative al ritorno di Conte però Tudor ha risposto in modo netto: "Vivo la giornata, me la godo, soffro, ma non penso al futuro. Soffro per preparare al meglio l'Udinese, mi nutro di questo e questo è il bello.Se mi sento inferiore a qualcuno, dico di no, a nessuno".

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  • LA SFIDA AL SUO PASSATO

    Per uno strano scherzo del destino, peraltro, dopo la Lazio ecco per Tudor un altro incrocio contro il suo recente passato.

    L'Udinese infatti è stata la prima società italiana a credere nelle sue qualità di allenatore per ben due volte.

    La prima chiamata dal Friuli era arrivata nell'aprile 2018 quando Tudor prende il posto di Massimo Oddo e porta l'Udinese alla salvezza raccogliendo ben sette punti nelle ultime quattro giornate di campionato.

    Nonostante questo il croato non viene confermato ma nel marzo 2019 è richiamato dall'Udinese per sostituire Davide Nicola. Risultato? Un'altra salvezza che stavolta gli vale la conferma per la stagione successiva.

    L'avventura dura fino al novembre 2019, quando Tudor viene esonerato a causa di un difficile avvio di campionato.

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  • UNA NUOVA RIVOLUZIONE?

    Ad oggi, come detto, il futuro di Igor Tudor sulla panchina della Juventus è tutt'altro che certo.

    La qualificazione alla prossima Champions League è l'obiettivo minimo da centrare ad ogni costo per sperare in una possibile riconferma che però col passare delle settimane appare sempre più difficile.

    Poi ci sarà l'avventura al Mondiale per Club da vivere con entusiasmo e cercando di portare la Juventus più avanti possibile per motivi sportivi ed economici.

    La sensazione però è che la decisione finale della società non sia legata solamente ai prossimi risultati ma alla visione di un progetto più ampio che potrebbe portare ad una nuova rivoluzione. O restaurazione.

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