Tudor non fa sconti dopo Juventus-Lecce, cambi bocciati: "Non mi sono piaciuti, la squadra è sopra tutti"

Tudor, infatti, ha bocciato senza mezzi termini i giocatori subentrati durante la gara contro il Lecce: "I cambi non mi sono piaciuti. Con 5 cambi oggi il calcio non è come prima, c'è mezza squadra che entra, si cambia tutto, ti cambia la vita. I giocatori devono pensare, e glielo sto insegnando, di cambiare il modo di pensare, è cambiato. Oggi, come detto, non mi sono piaciuti. E' una scuola. Bisogna crescere, in fretta.Perché è così. Le scuse sono per tutti, sono stato anch'io giocatore, ma è normale, alla fine c'è la squadra sopra tutti". 

L'allenatore ha sottolineato ancora una volta come sia importante che tutti mantengano la tensione giusta, anche dalla panchina: "Come si lavora con chi gioca meno? Di quello abbiamo parlato nel pre gara, spiegando tutto.Mi spiace non far giocare tanti, ma è un lavoro. Fare scelte. La cosa più importante è fare scelte, poi tocca a tutti farsi vedere e metterli in difficoltà. Tutti sono al centro del progetto, tutti hanno le loro possibilità, i loro obblighi, doveri, purtroppo sono in 11 con 5 cambi". 

Ma con chi ce l'aveva Tudor dopo Juventus-Lecce?

I giocatori subentrati sono cinque: Andrea Cambiaso, Timothy Weah, Randal Kolo Muani, Francisco Conceiçao e Nicolò Savona.

Sembra però escluso che nel mirino del tecnico ci fosse l'ultimo, gettato nella mischia solo al 90' per difendere il vantaggio.

Più facile che Tudor non sia rimasto particolarmente soddisfatto dall'approccio alla gara degli altri quattro, ed in particolare da Kolo Muani e Francisco Conceiçao, ovvero i due elementi di maggiore qualità.

Secondo quanto riporta 'La Gazzetta dello Sport', il tecnico prima di presentarsi in sala stampa avrebbe fatto una sfuriata all'interno dello spogliatoio.

D'altronde già alla vigilia di Juventus-Lecce, Tudor era stato chiaro in particolare su Francisco Conceiçao, diventato ormai stabilmente una seconda scelta col nuovo allenatore.

"Giocatore che mi piace tanto, giocatore forte, che ti può risolvere, dribbla, salta l'uomo. Mi dispiace tanto che non giochi, so come si sentono, ma con una partita a settimana le possibilità diminuiscono. Se li vedo, i giocatori li faccio giocare. Sono più contento se cambio opinione, gli ho detto proprio questa roba qua. Vale per lui e per gli altri. Sono importanti tutti, soprattutto quelli che non giocano. E' importante. Con 5 cambi il calcio è diverso", aveva detto Tudor.

Una lezione che, a quanto pare, qualcuno secondo l'allenatore deve ancora imparare.