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Torino-Juventus è il derby delle deluse: perché Vanoli e Thiago Motta non possono più sbagliare

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Il derby è sempre il derby, certo, ma stavolta Torino e Juventus nei novanta minuti più recupero della stracittadina si giocano molto di più.

Il momento, infatti, è a dir poco delicato per entrambe. I granata sono reduci da una serie di risultati negativi, col presidente Cairo nel mirino della contestazione.

Non se la passa molto meglio la Juventus, colpita da 'pareggite' cronica in campionato ed eliminata malamente dal Milan nella semifinale della Supercoppa Italiana.

Ecco perché vincere il derby è, oggi più che mai, una necessità sia per Vanoli che per Thiago Motta.

In caso contrario la situazione rischierebbe di diventare sempre più difficile col concreto rischio di compromettere tutto il resto della stagione.


  • IL TORINO E UNA VITTORIA NEL DERBY CHE MANCA DA VENT'ANNI

    A guardare gli ultimi precedenti, in realtà, il pronostico del derby della Mole sembra già scritto.

    Il Torino ha battuto solo una volta la Juventus negli ultimi trentanove confronti. Era il 26 aprile 2015, quasi dieci anni fa, e sulla panchina granata c'era Giampiero Ventura mentre a guidare i bianconeri era Massimiliano Allegri.

    A decidere la gara furono le reti di Darmian (oggi all'Inter) e Quagliarella, dopo l'iniziale vantaggio della Juventus firmato da Andrea Pirlo su punizione. Una vita fa, insomma.

    Da allora per i granata nel derby solo delusioni con ben sedici sconfitte ed appena cinque pareggi. Non solo, dal 2002 al 2014 il Torino non è neppure riuscito a segnare un goal alla Juventus in dieci confronti.

    "Per vincere questo derby darei tutto, perché so quanto manca alla nostra gente. È il mio sogno, perché in questi mesi ho capito cosa vuol dire soffrire al Toro: dopo tante sofferenze, il mio sogno è avere una gioia immensa”, ha ammesso Vanoli in conferenza.

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  • LA CRISI GRANATA PRIMA DEL DERBY

    Restando all'attualità le cose per il Torino non inducono a maggiore ottimismo in vista del derby, anzi.

    I granata infatti hanno vinto solo una delle ultime dieci partite giocate, peraltro di misura ed in trasferta contro l'Empoli in dieci.

    Per il resto sono arrivati quattro pareggi e ben cinque sconfitte, tra cui quella subita per 2-0 nel derby d'andata sul campo della Juventus.

    L'ultimo successo del Torino nel suo stadio, invece, risale addirittura al 25 ottobre quando i granata sconfissero il Como per 1-0. Più di due mesi fa.

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  • LA PAREGGITE DELLA JUVENTUS DOPO IL DERBY D'ANDATA

    Se la Torino granata piange, quella bianconera di certo non ride.

    Vero, la Juventus all'andata ha vinto il derby per 2-0 giocando forse una delle sue migliori partite stagionali. Ma non basta per pensare di fare un solo boccone del Torino anche stavolta.

    Anche perché da allora la squadra di Thiago Motta ha imboccato una china pericolosa. Nelle successive sei partite di campionato è arrivata una sola vittoria, a fatica, sul campo del Monza ultimo in classifica.

    Per il resto solo pareggi, alcuni peraltro maturati in rimonta all'ultimo secondo ed in modo abbastanza fortunoso. Infine ecco il crollo in Supercoppa, dove la Juventus ha dominato per un'ora contro il Milan subendo poi la clamorosa rimonta rossonera.

    Thiago Motta, alla vigilia del derby, non si è nascosto: "L'esigenza di una grande squadra come la Juve è quella di vincere. Lo sappiamo bene tutti: io, i giocatori, la società. Lavoreremo per arrivare a questo risultato".

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  • L'EMERGENZA INFORTUNI E IL CALENDARIO DI GENNAIO

    In questo quadro si inserisce la continua emergenza infortuni che ha colpito la Juventus ormai da mesi.

    Anche nel derby gli assenti saranno tanti, gli ultimi a fermarsi in Supercoppa sono stati Dusan Vlahovic e Francisco Conceiçao, ovvero due pedine fondamentali nell'attacco bianconero.

    Thiago Motta, come sempre, dovrà fare di necessità virtù anche perché finora i rinforzi promessi da Giuntoli non si sono ancora visti.

    Il tutto in un gennaio di fuoco, dato che dopo il derby per la Juventus ci saranno altre cinque partite di altissimo livello nel giro di quindici giorni: Atalanta, Milan, Club Brugge, Napoli e Benfica.

    Un ciclo di ferro da cui Thiago Motta può uscire rinfrancato ma anche dimezzato. E da cui, di fatto, passa la stagione della Juventus.

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