Un'incognita è rappresentata, per Tiago Pinto, dall'allestimento e dalla creazione della squadra B, dopo la scelta dell'Atalanta di seguire il modello Juventus.
"È vero che il settore giovanile della Roma ha sempre prodotto tanti giocatori, ma fare esordire tanti giocatori come fatto negli ultimi anni non era scontato. Il ruolo dell’allenatore è molto importante, perché tu puoi fare un gran lavoro dal punto di vista giovanile, ma se Mourinho non ti apre le porte della prima squadra il lavoro che c’è dietro non serve a nulla. Questa vicinanza con la prima squadra, con diversi esordi in prima squadra, creando ricavi con la vendita dei giocatori della prima squadra, è importante. Per la squadra B i miei dubbi sono che con le regole che ci sono oggi in Italia dobbiamo spendere tanti soldi per crearla. Poi ho dei dubbi sulla promozione in serie B e ho paura che una squadra B mi serva per posticipare l’uscita dei giocatori in esubero".