Theo Hernandez sulle orme di Lucas: nuova vita da centrale? Pioli: "Si è offerto lui"

Si diceva della coincidenza che accomuna i due fratelli Hernandez, Lucas e Theo: anche il primo nasce laterale, com'è noto.

All'Atletico Madrid, il più grande è nato esterno a sinistra, ma in difesa, tant'è che dopo la promozione di Lucas in prima squadra, operata dal "Cholo" Simeone, si era presentata l'occasione di far crescere anche Theo sulla stessa fascia, ma in posizione avanzata.

E, invece, no: Theo ha lasciato l'Atletico, Lucas ha continuato a giocare esterno, salvo poi spostarsi nella zona centrale del campo.

A differenza di Theo, comunque, Lucas Hernandez ha iniziato la metamorfosi già nelle giovanili dei Colchoneros: nell'ultima gara che i due fratelli hanno giocato insieme in un club, l'8 dicembre del 2015, in Youth League, Lucas era già centrale dell'Atletico, mentre Theo esterno.

Certo è che la comunanza tra i due percorsi restituisce una bella immagine.

La prestazione di Theo Hernandez contro il Frosinone è assai incoraggiante. In piena emergenza difensiva, Stefano Pioli ha potuto contare su un elemento in più capace di coniugare, con una buona dose di tecnica, fase difensiva e di costruzione.

Ovviamente, in termini numerici questo si è tradotto di un numero sostanzialmente dimezzato di tocchi rispetto alla media, ma in chiave presenza si tratta di una svolta: non è la soluzione preferita del Milan, che ovviamente con Fikayo Tomori e Malick Thiaw al meglio non si priverebbe di una coppia già rodata, ma potrebbe anche essere uno spunto per una difesa a tre, come braccetto di sinistra.

Rivedremo, quindi, Theo Hernandez centrale di difesa? Una domanda lecita, questa, considerando l'emergenza difensiva del Milan e il buon impatto contro il Frosinone.

Stefano Pioli ha spiegato, comunque, i motivi della scelta, intervenendo ai microfoni di Sky Sport al termine della gara di San Siro.

"Si è proposto per fare il centrale anche se non aveva mai giocato prima in quella posizione: è stato molto bravo e ci ha dato anche tanto con la palla al piede, soprattutto con i cambi di gioco".