Arrivare dal Santos, dove ha giocato e segnato al fianco di Neymar, rappresentava già di per sé un curriculum di tutto rispetto per Zé Eduardo, al secolo meglio conosciuto come Zé Love, per la sua grande fama da latin lover coltivata in Brasile.
Preziosi se n'è invaghito, calcisticamente parlando, decidendo così di portarlo a Genova nell'estate del 2011 tra mille proclami decisamente non rispettati. Zé Love in Serie A è riuscito a segnare soltanto un goal in due stagioni, peraltro con la maglia del Siena (al quale il Genoa lo aveva ceduto in prestito) sfiorando però un clamoroso trasferimento al Milan, vanificato dal faccia a faccia con Allegri.
"Preziosi mi disse: 'Vai al Milan, ti vogliono' - il racconto di Zé Love a 'Repubblica' - firmammo subito, poi Galliani mi chiese di stare un giorno in albergo. L'indomani mi raggiunse l'allenatore Allegri e con fare superbo mi disse: 'Voglio Bojan e sto provando a prenderlo. Se viene, tu torni a Genova, nel frattempo ti alleni con noi una settimana'. Perchè avrei dovuto sottostare a quel discorso odioso? Così gli dissi: 'Se è così, tolgo il disturbo subito'. E me ne andai. Pensavo che tornando al Genoa mi avrebbero spalleggiato ed è invece successo esattamente il contrario. Mi hanno detto: 'Non giocherai mai più, sei morto… '"
Zé Love è stato così costretto a tornare in patria per ritrovare un po' di serenità: "Quando giocavo in Brasile ero un campione, da quando sono andato al Genoa sono diventato un giocatore di merda", ha ribadito qualche anno fa al 'Secolo XIX'. Di fatto, tuttavia, la sua esperienza nel calcio ad alti livelli si è chiusa una volta lasciata l'Italia, facendo perdere le sue tracce.