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Spalletti Juventus GFXGOAL

Come giocherà la Juventus di Spalletti: addio alla difesa a tre, Yildiz più centrale, il rapporto con Locatelli

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Parlare di fulmine a ciel sereno sarebbe eccessivo, ma la notizia dell’esonero di Igor Tudor da parte della Juventus, arrivata all’indomani della sconfitta per 1-0 contro la Lazio all’Olimpico, ha comunque fatto scalpore.

Contro l’Udinese, nel turno infrasettimanale, la squadra è stata affidata ad interim al tecnico della Next Gen Massimo Brambilla. Nel frattempo, la dirigenza bianconera ha individuato una soluzione definitiva in vista del futuro.

Il nome giusto alla fine è quello di Luciano Spalletti, ritenuto il profilo ideale per restituire continuità e risultati al gruppo e insignito dell'onore e dell'onere di diventare il nuovo allenatore bianconero. 

Proviamo a scoprire come cambierà la Juventus con l’ex allenatore del Napoli ed ex commissario tecnico della Nazionale.

  • RIVOLUZIONE IN DIFESA: ADDIO ALLA DIFESA A TRE

    L’arrivo di Spalletti sulla panchina della Juventus lascia intuire che il primo cambiamento riguarderà la difesa. Per gran parte della sua carriera, infatti, il tecnico toscano ha costruito le proprie squadre partendo da uno schieramento a quattro, una soluzione che incontra il gradimento della dirigenza bianconera.

    Tudor aveva provato - seppur con esiti modesti - questa impostazione contro il Como, ma la composizione attuale della rosa fa pensare che sia la via più logica da seguire. Le assenze di Bremer e Cabal complicano, infatti, la prosecuzione con la difesa a tre, modulo che spesso ha costretto Kalulu a coprire tutta la fascia nel ruolo di esterno di centrocampo.

    "Per me è il primo allenamento, per cui con la Cremonese può darsi che si dia continuità - ha confermato Spalletti nella conferenza di presentazione - Mi sembra che ci siano i presupposti. Ma è chiaro che ci sono dei giocatori che preferirebbero giocare in posizioni un po' differenti. In tutti e due i casi bisogna che qualcuno si crei un po' di disponibilità. Però allo stesso tempo si andrà a provare qualcosa di diverso, con la difesa a 4 anziché con la difesa a 3". 

    Con Spalletti, così, Kalulu potrebbe arretrare stabilmente sulla linea difensiva, agendo da terzino destro o da centrale al fianco di Gatti. Sulla sinistra troverebbe spazio Cambiaso, mentre Kelly e João Mário si contenderebbero l’ultimo posto disponibile: nel primo caso Kalulu sarebbe impiegato come terzino, nel secondo tornerebbe al centro della difesa.

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  • Thuram JuventusGetty Images

    CENTROCAMPO A DUE O A TRE?

    Il principale dubbio riguarda il centrocampo, dove Spalletti dovrebbe decidere se affidarsi a una mediana a due o a tre.

    Nel primo caso prenderebbe forma un 4-2-3-1, modulo nel quale Thuram avrebbe un posto assicurato, mentre Locatelli e Koopmeiners si contenderebbero l’altra maglia in mezzo al campo.

    Optando invece per una linea a tre, non va esclusa la candidatura di Miretti al posto di Koopmeiners: appena rientrato in gruppo dopo il lungo infortunio, il giovane centrocampista garantirebbe più inserimenti offensivi nel ruolo di mezz’ala, con Locatelli in cabina di regia e Thuram a completare il reparto sull’altro lato.

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  • Manuel Locatelli NazionaleGetty Images

    IL RAPPORTO CON LOCATELLI: CHE È SUCCESSO IN NAZIONALE

    Proprio a centrocampo si apre un tema delicato: il rapporto tra Locatelli e Spalletti.

    L’attuale capitano della Juventus, infatti, aveva vissuto qualche momento di tensione con l’ex commissario tecnico della Nazionale, che non lo aveva convocato per l’Europeo del 2024, decisione che aveva rappresentato una grande delusione per il centrocampista.

    Successivamente, Spalletti lo ha richiamato in azzurro, ma il legame tra i due è parso ancora distante. A testimoniarlo, una recente frase di Locatelli - “Gattuso è una persona vera, ti dice le cose in faccia” - interpretata da molti come una frecciata alla precedente gestione tecnica.

    Ora, però, il classe 1998 porta al braccio la fascia da capitano della Juventus, e in caso di approdo di Spalletti sulla panchina bianconera, un confronto diretto tra i due sembrerebbe inevitabile.

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  • Kenan Yildiz of Juventus in actionGetty Images

    YILDIZ PIÙ VICINO ALLA PORTA

    Un altro dei temi più discussi nelle ultime settimane della gestione Tudor è stato quello legato all’impiego di Yildiz.

    Il numero 10 bianconero è apparso spesso troppo distante dalla porta, isolato sulla corsia sinistra e poco coinvolto nelle situazioni che avrebbero potuto esaltare le sue qualità migliori.

    Con l’arrivo di Spalletti, il talento turco potrebbe invece avvicinarsi maggiormente all’area di rigore, con più libertà di cercare la conclusione o servire assist ai compagni. In altre parole, Yildiz avrebbe l’opportunità di diventare un protagonista più centrale nelle manovre offensive della Juventus.

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  • LA FORMAZIONE TIPO DELLA JUVENTUS DI SPALLETTI

    Spalletti dovrebbe optare per un 4-3-3, una possibile formazione tipo della Juventus - in attesa del rientro di Bremer - potrebbe essere la seguente:

    JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Koopmeiners, Locatelli, Thuram; Conceicao, Vlahovic, Yildiz.

    Ballottaggi:

    • Kelly – Joao Mario (con quest’ultimo Kalulu arretrerebbe al centro della difesa)
    • Koopmeiners - Miretti
    • Conceicao – Zhegrova
    • Vlahovic – Openda - David
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