Le insidie nella trasferta norvegese per la Juventus di Spalletti non mancano. A partire dal clima decisamente rigido in cui si giocherà la partita.
Temperature polari e neve hanno accolto i bianconeri fin dall'atterraggio. Un ambiente a cui Spalletti è abituato dopo gli anni in Russia alla guida dello Zenit, ma che potrebbe incidere sulla prestazione dei giocatori in campo.
"Su questi campi io ho avuto la possibilità e il piacere di averci a che fare con chi è abituato al freddo, a queste temperature, ed è differente l'abitudine a respirare quest'aria così fredda che ti batte negli occhi. A volte, in base al vento che tira, non riesci neppure a tenerli aperti. Però questo è ciò che ci mette davanti la nostra vita e professione, c'è sempre il gusto della sfida in queste cose. Nel farti vedere che mi so adattare e che so stare in qualsiasi situazione tu mi voglia mettere in difficoltà" ha spiegato Spalletti alla vigilia.
Un'ulteriore difficoltà per i giocatori bianconeri sarà rappresentata dal campo sintetico su cui gioca il Bodo/Glimt, come ammesso sinceramente da Cambiaso: "La differenza è a livello fisico perchè adesso siamo a -6 e cambierà il respiro, la forza nelle gambe, le scarpe.Non gioco su un sintetico da quando avevo 17 anni e giocavo con gli allievi nazionali del Genoa".