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Spalletti AcerbiGetty Images

Niente Italia per Acerbi, Spalletti rivela il passo indietro: "Non ha risposto alla convocazione, non è una questione fisica"

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Ufficialmente archiviata la stagione calcistica, anche se nelle prossime settimane sarà in programma il Mondiale per Club, è tempo di pensare ai due impegni dell'Italia: venerdì 6 giugno in casa della Norvegia, lunedì 9 giugno contro la Moldavia.

Due impegni, entrambi validi per le qualificazioni ai Mondiali che si giocheranno tra un anno negli Stati Uniti, in Messico e in Canada, che il commissario tecnico azzurro Luciano Spalletti ha presentato in conferenza stampa da Coverciano, sede del ritiro della rosa.

Ecco dunque le risposte più interessanti di Spalletti ai giornalisti presenti in sala stampa. Mirino puntato, come detto, su Norvegia e Moldavia: due partite già da non sbagliare per non complicare nuovamente il cammino verso i Mondiali.

  • SUGLI INTERISTI

    "L'Inter ha fatto una stagione straordinaria, è arrivata in fondo a tutte queste competizioni. Ha dovuto soccombere con squadre fortissime come Milan, Napoli, PSG. Io darei più forza al suo percorso che a queste sconfitte, conosco le difficoltà che ci sono là dentro.

    Le vittorie contro Bayern e Barcellona sono cose straordinarie. Poi chiaro che ci si rimane male. Quando si arriva in fondo a un campionato così tirato ci sta di non essere così brillanti, e ieri sera l'Inter è stata al di sotto delle sue reali forze. In tre anni sono arrivati due volte in finale di Champions. E per farlo ci vuole veramente roba addosso che non si scalfisce veramente. Da queste partite viene fuori che campione e che uomo sei, che forza hai di reagire.

    Ora agli interisti è crollato tutto a posto, ma noi faremo leva sul fatto che abbiamo la possibilità di rimettere molte cose a posto. Io nei loro panni mi riterrei fortunato ad avere la possibilità di giocare per qualcosa di così straordinario e stupendo come portare la qualificazione ai Mondiali a una nazione come l'Italia".

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  • SULLA NORVEGIA

    "In Norvegia ci giochiamo molto del fatto se parteciperemo al Mondiale oppure no. Coi calciatori ce lo siamo detti ieri. Andremo ad assolvere a questo compito e a portarlo a casa. Bisogna prendere questa qualificazione, che per noi è fondamentale".

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  • SU DONNARUMMA

    "Donnarumma ha fatto vedere di essere il più forte di tutti anche ieri sera. Qualcosa di eccelso, di sontuoso per le parate che ha fatto. Ma anche durante la stagione ha fatto degli interventi incredibili, al limite delle possibilità. A noi dà forza avere campioni di questo livello, che giocano le coppe e per un podio europeo".

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  • "ACERBI NON HA RISPOSTO ALLA CONVOCAZIONE"

    "Acerbi non ha risposto alla convocazione, è una cosa di stamani, prendiamo atto e si va avanti. Una questione fisica? No. Ha ripensato a quello che è successo attorno a lui. Io lo avevo convocato per questo motivo, avevo detto più volte di stare attento a quello che propone il campionato. Già in precedenza aveva avuto delle perplessità, era stato operato, aveva avuto problemi fisici. Per me Acerbi non è uno che non ha valore, ma bisogna prendere atto di quelle che sono le reazioni e i pensieri di questi calciatori.

    Se verrà sostituito? Per il momento no. Abbiamo da valutare alcune situazioni, ma per il momento no.

    No polemico? Ci avevo parlato, ci siamo sentiti. Ci sono stati dei messaggi e delle telefonate. Non voglio pensare niente, lo stamani mi ha scritto per messaggio che avrebbe partecipato, io gli ho risposto e ci ho parlato per telefono. Ci sono calciatori meritevoli quanto lui di avere la nostra considerazione".

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  • AVANTI CON LA DIFESA A TRE

    "La strategia è la stessa di quella delle partite precedenti. Giocheremo con la difesa a tre, farò delle scelte e poi ci metteremo il resto della squadra perché vogliamo giocare in parità numerica. La Norvegia ha potenzialità davanti, calciatori bravi nell'uno contro uno. Noi abbiamo le nostre caratteristiche e qualità e siamo convinti di poter mettere su un modo di stare in campo che possa far competere il risultato della partita.

    La difesa a quattro? Sì, quello lo dobbiamo sempre tenere nelle possibilità e negli sviluppi della nostra qualità tattica. Di Lorenzo sa fare il terzo centrale e l'esterno. A chi gioca sulla fascia possiamo chiedere di stare un po' più alto. Abbiamo la possibilità davanti di avere due attaccanti che hanno fatto benissimo come Retegui e Kean. Il centrocampo è un reparto forte su cui possiamo basarci per poter fare la partita. Non ci sono preoccupazioni particolari".

  • SU ORSOLINI

    "Orsolini è un calciatore più offensivo, dà quel cambio di ritmo sia in funzione dei goal che della qualità. Stesso discorso di Politano. Orsolini è stato perfezionato da Italiano in un lavoro più da finalizzatore. Fa parte dei ragionamento fatti in precedenza nel dare un assetto più offensivo alla squadra. Non l'ho convocato perché siamo 23, ma l'ho sempre tenuto nei pensieri. Se ci fa vedere delle cose che poi riesce a far succedere, noi ne prendiamo atto. Io devo tirar dentro quelli che fanno bene".

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  • SULLO SCUDETTO DEL NAPOLI

    "Io non ho fatto nessun post perché non avevo fatto nessun post l'anno scorso quando ha vinto l'Inter. Poi è chiaro che a Di Lorenzo mando un messaggio facendogli i complimenti. Hanno fatto un qualcosa di stratosferico, bisogna fare i complimenti a Conte e ai calciatori per quello che hanno esibito durante la stagione. Hanno avuto un rendimento costante e una crescita perfezionata col passare delle partite, che li ha portati a portare a casa un titolo straordinario. Poi si sa che col Napoli la cosa viene messa in risalto dal sentimento, dall'affetto e dalla bellezza dei napoletani. Io l'ho provato con mano".

  • ANCORA SU ACERBI

    "Sorpreso o deluso? Io non posso permettermi nessuna depressione. Andiamo fiduciosi a fare altre cose, altre scelte, abbiamo a che fare con calciatori anche più forti di quelli che hanno deciso di non far parte della Nazionale".

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  • TROPPI STRANIERI IN SERIE A

    "Io quando ho deciso di fare l'allenatore della Nazionale avevo la conoscenza totale di quello che succedeva. Non dovevo pensare a quanti calciatori potevano scegliere i miei predecessori, quanti ne avevamo nel 2006 e via dicendo. Ora ci sono questi numeri qui e ho a che fare con queste difficoltà numeriche. Però ho detto di sì, non vado a crearmi degli alibi ma devo trovare delle soluzioni. Ho portato dei giovani, ne porteremo altri. Se Leoni non fosse stato infortunato sarebbe stato dentro. Ci sono diversi giovani in rampa di lancio. Per cui io continuo a essere fiducioso".

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