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Italy NTGetty Images

Spalletti è stato esonerato, ora niente alibi: l'Italia deve battere la Moldavia con tanti goal

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Il re è nudo, viva il re. L'esonero di Luciano Spalletti, come sempre avviene in questi casi, mette i giocatori di fronte alle loro responsabilità.

Gli alibi per la Nazionale, insomma, sono davvero finiti. E battere la Moldavia, possibilmente con molti goal di scarto, rappresenta l'unico modo per mostrare un po' di orgoglio dopo il disastro di Oslo.


Anche perché qualcuno, forse, nella sfida di lunedì sera non si gioca solo la possibilità di giocare i prossimi Mondiali ma anche il futuro in azzurro.

La pazienza è finita. L'ora di dimostrare l'attaccamento alla maglia azzurra, richiamato anche dal presidente federale Gravina, è adesso.

  • LE PAROLE DI SPALLETTI SUI GIOCATORI

    Spalletti, dopo l'annuncio del suo esonero, è stato chiaro su cosa si aspetta dalla squadra contro la Moldavia: "Voglio chiudere con una bella vittoria. Mi aspetto dai giocatori tanto. Sono gli uomini giusti, secondo me, per portare avanti questa regola che bisogna ci sia, di dover andare al Mondiale, anche se delle complicazioni ci sono. Ormai è già successo troppe volte di credersi più volte degli altri senza mettere mano a noi stessi. Mi aspetto una presa di coscienza. Vorrei la dimostrazione che ho sbagliato a fare l'allenatore, non a scegliere le persone. Ho trovato feeling con tutti i giocatori. C'è da lavorare sul senso di appartenenza, su quanto sia meraviglioso venire a rappresentare la Nazionale. Per quello che è il mio carattere, ho "lisciato" forse troppo. Sono andato sempre verso gli abbracci. Ho tentato di essere più amico, meno ossessivo".

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  • IL RICHIAMO DI GRAVINA

    Poco prima anche il presidente federale, intervenuto al Festival della Serie A, aveva parlato del rapporto tra i giocatori e la maglia azzurra: "Non è un colore, è un’eredità e questo dobbiamo far capire ai ragazzi. È un’eredità storica. Quando indossi quella maglia porti addosso il peso, orgoglio di milioni di cittadini. Ed è una maglia che non ti appartiene, te la prestano. Quella maglia te la prestano i bambini che ti guardano perché sognano di indossarla, te la prestano quelle persone che quando cadi vogliono vedere nei giù occhi la voglia di volerti rialzare. Quando la indossi sei un popolo, se noi non facciamo capire questo…“.

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  • SPALLETTI E GLI INFORTUNI 'TATTICI'

    Durante la sua conferenza stampa Spalletti si è soffermato anche su certi piccoli infortuni accusati da alcuni giocatori proprio in occasione delle convocazioni azzurre:

    "Da un punto di vista mia, essendo sempre stato uno da club, ho pensato a non far fare troppo male i giocatori. Ho mandato subito via i giocatori infortunati per mantenere positivo il rapporto. Poi, se uno lo usa come escamotage per non venire in Nazionale, sarebbe meglio non venire più per come la vedo io".

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  • ORA TOCCA ALLA SQUADRA

    Gli alibi, insomma, come dicevamo sono davvero finiti per tutti.

    Contro la Moldavia bisogna solo vincere e possibilmente segnando molti goal. La differenza reti infatti potrebbe essere fondamentale per la qualificazione ai Mondiali e l'Italia parte da -3 contro il +10 della Norvegia.

    A guidare il gruppo sarà ancora una volta il capitano Donnarumma, che dopo la disfatta in Norvegia ci aveva messo la faccia con parole molto dure: ""Non ci sono spiegazioni.Bisogna rendersi conto della prestazione di stasera. I nostri tifosi non meritano partite come questa. Andiamo dentro e facciamoci un esame di coscienzaDeve scattare da noi la forza, siamo l'Italia e non è accettabile questo tipo di partite" .

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