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Luciano Spalletti JuventusGetty Images

Spalletti dopo Cremonese-Juventus: "Spero di instaurare dei rapporti con le persone, in Nazionale non mi è riuscito"

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A poco più di 48 ore dall’annuncio ufficiale, Luciano Spalletti ha debuttato sulla panchina della Juventus

Il tecnico toscano ha guidato i bianconeri nella trasferta in Lombardia contro la Cremonese di Davide Nicola, strappando un 2-1 che permette così di cominciare la sua nuova esperienza in maniera positiva.

Al termine della sfida di Cremona, l’ex ct della Nazionale ha raccontato le sue impressioni e le sensazioni legate a questo primo esordio con cui la Juventus ha avuto modo di superare il Como, che ha pareggiato contro il Napoli, e avvicinarsi alla vetta in attesa di Milan-Roma.

  • SU KOOPMEINERS DIFENSORE

    “Io mi aspettavo che fosse messo in condizione di far male di più - le parole di Spalletti a Sky - L’intenzione era che Thuram si alzasse un po’ e Koopmeiners entrasse. Lui di fatto avevano una punta sola. Ha fatto una grande partita sotto l’aspetto dell’attenzione e della comunicazione coi compagni, è stato più difensore di tutti dal punto di vista dell’ordine sulle ripartenze avversarie”.

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  • SULLA PARTITA

    "Abbiamo fatto bene per una buona parte del primo tempo, poi nel finale e all'inizio del secondo tempo abbiamo subito un po'. Ma in mezzo a tutto questo, la vedo dura rifare tutte queste situazioni da goal che ci sono capitate oggi. Anche lì bisogna andare un pochino a migliorare".

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  • SU COSA SI ASPETTA UNA CRESCITA

    "Piano tecnico, atletico o temperamentale? Siccome non so scegliere, un pochino da tutte e tre. Bisogna crescere velocemente, ci sono delle potenzialità che si intravedono in alcuni calciatori. Io mi fido di questi calciatori. Però poi lo spessore, il livello Juventus li mette in condizione di sentire una certa pesantezza. Un livello non facile da sopportare. Alcuni la subiscono questa cosa. Questa vittoria ci fa bene per lavorare con un po' di tranquillità".

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  • IL RITORNO IN PANCHINA

    "Funziona così, noi che siamo sempre stati lì dentro abbiamo la necessità di questo contatto. C'è la necessità di fare le cose per bene per dare piacere a tutti quelli che ti vogliono bene, allo sport, al calcio. Ci si impegna. Diventa fondamentale instaurare dei rapporti con le persone, con i calciatori. Ho sempre fatto così e spero che questa volta mi riesca, visto che in Nazionale non mi è riuscito moltissimo. Attraverso questa amicizia, passione, condivisione delle emozioni si può crescere tutti come squadra".

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