Spagna-Germania, pagelle, migliori e peggiori: Fullkrug da favola, Balde ingresso "No"

La sua è una delle tante favole calcistiche offerte da Qatar 2022: a giugno giocava in Zweite con il Werder Brema, adesso regala alla Germania la possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale. Il sogno di Fullkrug è diventato realtà, con un destro potente alle spalle di Unai Simon.

Entrare in una gara come Spagna-Germania non è e non sarà mai semplice: certo è che ci sono modi migliori per farlo rispetto a quello di Balde. Prende il posto di un ottimo Jordi Alba e si perde Fullkrug, autore del goal, un minuto più tardi.

Inizia la partita con una parata in uscita su Gnabry (comunque in fuorigioco), poi rischia in fase di disimpegno, regalando palla all'attaccante del Bayern Monaco al 25'. Al 56' si supera su Kimmich, dopo un pasticcio difensivo. Al 74', giusto per completare l'elenco delle parate decisive, si oppone al destro di Musiala.

Rispetto al collega Jordi Alba scende meno, ma probabilmente per indicazioni di Luis Enrique: c'è un filo sottile che lega l'ultima parte di stagione, la scorsa, col Real Madrid e la partita contro la Germania. E si nota.

Schierato ancora una vola in difesa, tradisce le sue caratteristiche da mediano in più occasioni, ma non sfigura.

Acciaccato, dolorante, prova a resistere e dare ordine: manca qualcosa in fase di disimpegno, ma per adesso può bastare.

Qualche mese fa, quando era finito ai margini del Barcellona, negli ultimi giorni di mercato, qualcuno si chiedeva quale destino avrebbe avuto: la risposta? La prestazione contro la Germania non basta?

Meno appariscente dell'esordio contro Costa Rica, ma sempre efficace tra le linee: è giovanissimo, vale la pena ricordarlo. Ci sta.

Ordine e disciplina in mezzo al campo, dettate dall'esperienza di un Campione del Mondo. Colui che può insegnare ai ragazzini, suoi compagni di squadra, come si vince il Mondiale: per adesso è sulla buona strada. Rischia solo nel finale, con un tocco di mano sulla giocata di Sané all'ingresso dell'area di rigore. Da batticuore.

Ne salta uno, poi due: son tutti birilli, gli avversari, per lui. Tra qualche anno ne parleremo ancora, ma non è una novità: altra prestazione da applausi.

E' una scheggia, parte a destra e si accentra tagliando tutta la linea di difesa della Germania, come quando sfiora la rete spedendo alto, in un'azione comunque ferma per fuorigioco di Dani Olmo, nel primo tempo. Non basta, comunque, per bucare la retroguardia tedesca.

Gioca da falso nueve: sì, va bene, non dà punti di riferimento come richiesto da Luis Enrique, ma troppo poco.

Pronti, via si inventa un destro da fuori che Neuer deve spedire sulla traversa per impedire che si trasformasse in goal: devono raddoppiarlo praticamente sempre, perché da solo non si prende.

Entra ed esulta, siglando il secondo goal dei suoi Mondiali: qualcuno diceva, contro Costa Rica, che segnava solo goal poco utili. Alvaro Morata ha, nuovamente, dimiostrato che non è così.

Enrique gli chiede di allungare la squadra e lui, quando può, lo fa. Da solo non può far tantissimo, però.

Entra e si perde Fullkrug, autore del goal del pareggio. Male.

Se la Germania è ancora in corsa per gli ottavi di finale il merito è ancora una volta del suo portiere: in avvio manda sulla traversa la conclusione spettacolare di Dani Olmo, ma più in generale mostra e trasmette grande sicurezza.

Anche per Sule prestazione difficile contro una Spagna senza punti di riferimento: Dani Olmo è imprendibile per tutti. Anche per lui.

Prova in tutti i modi a seguire gli attaccanti della Spagna, chiamati a non dar punti di riferimento, ma al 36' rischia di pregiudicare la sua partita con un cartellino giallo per un intervento duro su Ferran Torres. Riesce comunque, pur in maniera goffa, a metterci una pezza.

Porta momentaneamente in vantaggio i suoi, ma il VAR annulla per fuorigioco: è un pilastro della fisea tedesca che, in qualche modo, argina la Spagna.

Bene in difesa, pur con qualche problema a seguire i giocatori spagnoli.

Impegna Unai Simon con un destro ravvicinato, in generale buona prova.

Bene, benissimo nel primo tempo, quasi unica luce della sua squadra: lascia il campo a un ottimo Sané.

Si fionda in profondità quando può, va vicino al vantaggio sfruttando un errore di Unai Simon. Nota positiva, comunque.

Muscoli importanti in mezzo al campo, ma tanto da imparare tra le linee.

Non c'è molto da aggiungere: non sfigura nel confronto generazionale con Pedri e Gavi. Propizia il goal di Fullkrug con un taglio geniale: applausi.

Ha dalla sua l'esperienza, ma non più il fisico di un tempo. Non male, comunque.

Subentra a Gundogan e crea scompiglio, sfiorando anche un calcio di rigore per mani di Busquets: fa riflettere sulla qualità in panchina a disposizione di Flick.

Rilancia le ambizioni della Germania con un destro potentissimo nell'unica occasione capitata sui suoi piedi, trasformando la sua favola in realtà.

Prende il posto di Kehrer in un momento della partita in cui serviva equilibrio. Lui riesce a darlo.

SPAGNA (4-3-3): Unai Simon 7; Carvajal 6, Rodri 6, Laporte 6, Jordi Alba 6.5 (82' Balde 5); Gavi 6 (66' Williams 6), Busquets 6.5, Pedri 6.5; Ferran Torres 6 (54' Morata 7), Asensio 6 (66' Koke sv), Dani Olmo 6.5.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 6.5; Süle 5.5, Kehrer 6 (70' Klostermann 6), Rüdiger 6, Raum 6 (87' Schlotterbeck sv); Kimmich 6, Gündogan 6.5 (70' Sané 6.5); Gnabry 6 (85' Hofmann sv), Goretzka 6, Musiala 6.5; Müller 6 (70' Fullkrug 7).