Soulé sull'addio alla Juventus e il rapporto con Thiago Motta: "Mi diceva di rimanere ma sapeva la situazione"

"Sono stato cinque anni alla Juventus, ero un ragazzino sedicenne. Un passaggio che mi ha aiutato molto. Che permette a un giovane di crescere agonisticamente e umanamente in modo più graduale. Dalla Primavera alla prima squadra si notava la differenza tra le due categorie. Giocando in Serie C, in autentiche battaglie contro giocatori esperti, sono molto migliorato fisicamente e tecnicamente" ricorda Soulé riguardo alla Next Gen.

L'argentino poi rivela come la Juventus avesse deciso di cederlo già a gennaio 2024, quando ancora militava nel Frosinone: "Ero di proprietà della Juventus e pensavo di tornare in bianconero. Durante il mercato di gennaio comunicarono che mi dovevano vendere per incassare soldi, forse a una squadra araba.Quella trattativa non si è concretizzata, ma quando sono partito per il ritiro estivo sapevo già che sarei dovuto andare via".

Soulé svela anche il suo rapporto con Thiago Motta, che sembrava volesse trattenerlo alla Juventus: "Scherzava molto con me. Mi diceva di rimanere, ma sapeva la situazione.Deluso le aspettative? Non se lo aspettava nessuno, anche per quello che aveva fatto al Bologna. Ma il calcio è così".

Nonostante tutto Soulé non cova propositi di vendetta contro la Juventus: "La sfida di domenica sarà ancora più particolare per la classifica: noi e loro ci giochiamo un posto in Champions. No, non ho vendette da prendermi e ora penso solo alla Roma".