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Scott McTominay Napoli GFXGOAL

Sottovalutato a Manchester, re a Napoli: come McTominay ha dato la svolta alla propria carriera

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José Mourinho ha sempre considerato Scott McTominay un "personaggio speciale". Era così affascinato da lui che nel 2018, durante la cerimonia di fine stagione del Manchester United, si è persino inventato un premio da assegnargli. È stata una decisione così improvvisata che non era stato preparato nemmeno un trofeo adeguato per lo scozzese, che alla fine si è visto consegnare un... portacandele.

È un aneddoto divertente, ma riassume bene il periodo di McTominay all'Old Trafford. Perché non tutti ne hanno apprezzato le capacità come Mourinho. Anzi: moltissimi tifosi la scorsa estate hanno accolto con favore la sua cessione al Napoli, ritenendo che McTominay, nonostante la sua grinta e determinazione, non fosse abbastanza bravo per giocare in una squadra con aspirazioni di titolo.

Bene: quei tifosi si sono sbagliati. Così come si è sbagliato il Manchester United. Il Napoli ha appena vinto la Serie A e McTominay è stato nominato MVP del campionato, grazie al ruolo da protagonista che ha giocato nella sorprendente conquista dello Scudetto da parte degli azzurri.

  • SLIDING DOORS

    È incredibile pensarci adesso, ma se l'Atalanta non avesse soffiato Marco Brescianini al Napoli lo scorso agosto, i partenopei non avrebbero probabilmente ingaggiato McTominay.

    Il mancato acquisto di un centrocampista prima dell'inizio del campionato è stato uno dei fattori che hanno contribuito alla disastrosa sconfitta dell'esordio a Verona. Con Conte che ha attaccato i propri datori di lavoro ancora prima del solito per le loro presunte mancanze sul mercato.

    Il direttore sportivo Giovanni Manna, tuttavia, ha continuato a lavorare fino all'ultimo giorno di mercato. E il 30 agosto è riuscito a ingaggiare non uno, ma addirittura due centrocampisti scozzesi.

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  • "UNA COSA MERAVIGLIOSA"

    Billy Gilmour, acquistato dal Brighton per 14 milioni di euro, si è rivelato un acquisto utile per la squadra, in particolare negli ultimi mesi della stagione. McTominay, invece, è diventato un idolo al Maradona, un giocatore così popolare da non poter più camminare per le strade di Napoli senza essere assalito dai tifosi.

    Una volta McTominay è entrato in un negozio nel centro della città ed è riemerso pochi minuti dopo, trovando più di 500 persone che lo aspettavano all'esterno, desiderose di vedere il nuovo talismano della loro squadra.

    "Non mi era mai successo prima in carriera - ha dichiarato McTominay alla Gazzetta dello Sport - Sia io che la mia ragazza non riuscivamo a crederci. Ogni volta che la gente mi vede è straordinaria, vuole una foto e io voglio ricambiare il loro incredibile affetto. È una cosa bellissima".

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  • "NON POTEVAMO CREDERE AI NOSTRI OCCHI"

    Manna aveva parlato a McTominay del fervore e del calore dei napoletani dopo essere andato a trovarlo a Manchester per convincerlo a trasferirsi in Italia. Ma McTominay non era ancora preparato all'accoglienza che avrebbe ricevuto una volta atterrato a Napoli, dopo aver completato il trasferimento dal Manchester United in cambio di 30 milioni di euro.

    "Quando sono sceso dall'aereo, mia madre che era dietro di me non aveva idea che i tifosi fossero così appassionati e affettuosi - ha detto alla Gazzetta - Sapevamo del loro legame con la maglia, ma non potevamo credere ai nostri occhi. È un momento che ricorderò per tutta la vita".

  • "VOLEVO TANTO VENIRE A NAPOLI"

    Un altro momento indimenticabile sarebbe arrivato alla sua prima presenza al Maradona: una gara di Coppa Italia contro il Palermo, a settembre, in cui McTominay ha segnato con il suo primo tocco di palla pochi secondi dopo essere entrato in campo.

    "È stato molto importante per me perché volevo tanto venire al Napoli - ha spiegato - C'erano grandi aspettative perché era stato speso molto denaro e volevo dare subito il meglio di me. Voglio essere un giocatore che dà tutto in ogni circostanza".

    Non sorprende che questo livello di impegno lo abbia immediatamente reso caro ai tifosi, ma è anche ciò che lo ha reso un acquisto ideale per Conte, che ha sempre ottenuto grandi successi con squadre dotate di centrocampisti potenti e instancabili.

    Il tecnico partenopeo ha trasformato la Juventus in una macchina vincente grazie anche ai vari Pogba, Vidal e Marchisio. Il trionfo del Chelsea nel 2016/17 è stato alimentato dal lavoro svolto in mezzo al campo da Matic e Kanté. Mentre la brillantezza di Barella ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria dell'Inter di quattro anni fa.

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  • "GIOCATORE COMPLETO"

    Conte ha cambiato la propria formazione dopo l'arrivo di McTominay dal Manchester United, essendo assolutamente convinto che questo fosse un giocatore attorno al quale costruire il centrocampo. L'idea di base era quella di garantire al 28enne scozzese la massima libertà di avanzare, avendo visto in lui qualcosa che molti altri allenatori non avevano notato.

    Come ha sottolineato lo stesso McTominay, all'Old Trafford era stato essenzialmente "sottovalutato" a causa del suo fisico imponente, che lo aveva portato a giocare come centrocampista difensivo o difensore centrale. Ma a Napoli ha trovato un allenatore altrettanto convinto che potesse fare molto di più come centrocampista offensivo.

    "Scott ha il gol nel sangue - ha detto Conte a DAZN a settembre - È molto bravo ad avanzare, ha una buona tecnica, oltre a possedere altezza e fisicità. Ha nel DNA un buon numero di goal".

    Il tecnico aveva ragione. McTominay ha raggiunto la doppia cifra in campionato per la prima volta in tutta la sua carriera, e cinque dei suoi 12 gol sono stati segnati nelle tre partite vinte consecutivamente ad aprile contro Empoli, Monza e Torino. Un impatto fondamentale che lo hanno portato a diventare il primo scozzese nominato Giocatore del Mese della Serie A.

    Come ha recentemente sottolineato Conte, McTominay è migliorato sempre di più nel corso della stagione, diventando fondamentale per il suo progetto al Napoli. "Non ha mai avuto un ruolo primario al Manchester United, mentre qui glielo abbiamo dato. Ha lavorato sodo e ora è un giocatore completo".

    Come ha dimostrato con la spettacolare rovesciata contro il Cagliari, nella sfida che ha assicurato il titolo al Napoli, McTominay non è solo questo: è anche e soprattutto un giocatore che sa farsi trovare pronto quando serve.

  • L'APRIBOTTIGLIE DEL NAPOLI

    La cessione di Kvaratskhelia a gennaio avrebbe potuto compromettere la corsa al titolo del Napoli, soprattutto perché il fuoriclasse georgiano non è stato sostituito adeguatamente. Ma McTominay ha contribuito a colmare il vuoto, a volte letteralmente giocando sulla fascia sinistra.

    Ovunque sia stato schierato nella seconda metà della stagione, McTominay ha alleggerito il peso della responsabilità realizzativa di Lukaku, sbloccando spesso il risultato, come del resto è accaduto nel 2-0 al Cagliari. Tanto da diventare "l'apribottiglie" del Napoli.

    Alcuni tifosi preferiscono ancora chiamarlo "MacGyver" per la sua versatilità e la sua capacità di risolvere i problemi, ma McTominay è praticamente conosciuto da tutti come "McFratm", soprannome che gli è stato dato da Mazzocchi e che compare anche su un murale a lui dedicato che si trova in una strada del centro città.

    In precedenza era un santuario dedicato alla Madonna, ma ora raffigura il volto della nuova icona del Maradona. Mourinho aveva ragione su McTominay: è davvero un personaggio speciale. E ora ha uno Scudetto, invece di un portacandele, a dimostrarlo.

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