C'è poco da dire, in questi casi parla il campo. Non solo per i due goal messi a segno contro il Liechtenstein, avversario modesto, quanto per quello che le due reti valgono: uno schiaffo al recente passato, grazie al calcio.
Gylfi Sigurdsson la notte del 16 ottobre 2023 la ricorderà a lungo come quella "della rinascita", dall'inferno al paradiso: importantissima dal punto di vista simbolico, dopo anni d'angoscia.
Perché a Reykjavik non è solo ritornato uno dei giocatori più talentuosi della storia del calcio islandese, quanto un uomo che negli ultimi anni si è trovato ad affrontare accuse pesantissime, dopo una denuncia per pedofilia da cui è stato prosciolto.