Serie B conclusa, i 10 giovani che ora meritano una chance in A: da Esposito a Shpendi

Lo Spezia sogna di tornare in Serie A dopo essere arrivata terza in campionato e per farlo avrà bisogno ancora dei goal di Francesco Pio Esposito, il più piccolo dei tre fratelli, reduce da una grande stagione.

Al suo secondo anno in Serie B, Esposito ha trascinato lo Spezia chiudendo il campionato con 17 goal, dietro solo nella classifica marcatori a Laurientè, uno che però con la Serie B non ci incastra nulla. E la sensazione è che ormai anche l'attaccante dello Spezia sia fuori categoria.

Crescita incredibile del classe 2005 che a giugno compirà 20 anni; nella passata stagione aveva realizzato solo tre goal in Serie B. Un'esplosione che però non sorprende senza dubbio l'Inter, che detiene il suo cartellino e da poco ha prolungato il contratto per blindarlo ancora di più. Forse servirà ancora qualche step prima di essere da Inter ma il passaggio in Serie A non sembra più un azzardo, con lo Spezia o con un'altra squadra, il futuro è nel massimo campionato italiano.

Dalla Serie C alla Serie B, Cristian Shpendi non ha risentito del salto e ha continuato a fare ciò che gli riesce meglio, ovvero segnare. Dopo essere stato assoluto protagonista nella passata stagione della promozione del Cesena con 20 goal, il classe 2003 ha dimostrato di poter fare la differenza anche in Serie B.

Undici goal in campionato per l'albanese, che si è fermato nella seconda parte di stagione dopo un inizio incredibile a suon di reti.

Le qualità ci sono tutte; può giocare sia da prima punta che anche come seconda. Manca ancora la continuità, che però per certi aspetti può passare in secondo piano quando si parla di un ragazzo ancora giovane. Il Cesena si gioca i playoff e tornare al goal per Shpendi potrebbe voler dire anche attirare ulteriormente le attenzioni dei club di Serie A, che già in passato lo hanno visionato.

Quattro goal e tre assist per Niklas Pyyhtia; numeri discreti per un centrocampista. Ma Niklas li ha fatti solo in metà stagione, che rendono questi numeri decisamente più interessanti. Soprattutto perché non è neanche stato impiegato con continuità da titolare.

Il Sudtirol si è rafforzato a gennaio con il giovane finlandese acquistandolo in prestito dal Bologna. L'impatto è stato devastante; tre goal nelle prime quattro partite giocate, che dimostrano anche personalità e carattere.

Pyyhtia ha già esordito in Serie A con il Bologna; sette presenze in tutto ma ora ha l'obiettivo di tornarci con un altro status. Centrocampista centrale ma che può giocare anche in posizione più avanzata, abbina struttura fisica (alto 188 centimetri) alle qualità tecniche. Tra i profili giovani più interessanti che hanno giocato la seconda parte di stagione e il club rossoblù potrebbe anche pensare di trattenerlo in rosa.

Alla grande duttilità che ha già mostrato, il classe 2005 della Juve Stabia in prestito dalla Fiorentina, aggiunge anche l'apporto offensivo che ha dato in questa stagione alla squadra, chiudendo con 2 goal e 4 assist.
Nato come terzino sinistro, con lo Spezia ha giocato in posizione più avanzata, ampliando le proprie conoscenze tattiche.
Fortini è cresciuto nelle giovanili della Fiorentina ed è passato dalla Primavera viola alla Serie B; un passaggio mai banale e che molti patiscono; non lui. Si giocherà i playoff con la maglia della Juve Stabia e poi tornerà a Firenze. Il ragazzo spera di restarci il prossimo anno ma non è da scartare un nuovo prestito, magari questa volta in Serie A. I margini di crescita sono ampi e alla sua prima stagione con i "grandi" è stato all'altezza. 

I giovani di talento non mancano al Sudtirol e oltre a Pyyhtia chi si è messo in mostra in stagione è Raphael Kofler. Quest'ultimo però non è in prestito ma cresciuto direttamente nelle giovanili del club, che ora se lo gode.
Kofler è un difensore centrale, classe 2005, che dopo la stagione di adattamento, da quest'anno è diventato un titolare della squadra. E non è da tutti esserlo soprattutto quando ricopri quel ruolo.
Una stagione importante in cui c'è stato il riconoscimento anche con la convocazione nell'Italia Under 20 guidata da Corradi. Nonostante la giovane età, è già strutturato fisicamente. Un colosso di 193 centimetri che però può ancora migliorare proprio nelle situazioni di palla inattiva, dove può fare la differenza con la sua altezza. Ha giocato anche da braccetto di destra oltre che difensore centrale ed è un nome da tenere d'occhio per i prossimi anni. 

La Salernitana giocherà i playout per rimanere in Serie B, ma comunque vada Lorenzo Amatucci non giocherà in Serie C anche qualora il team campano non riesca ad avere la meglio sul Frosinone.

Classe 2004 in prestito dalla Fiorentina, Amatucci ha dimostrato di sapere gestire il centrocampo con inventiva e forza d'animo. La squadra viola potrebbe tenerlo con sè nella prossima annata per farlo crescere ulteriormente ad alti livelli, ma non è da escludere anche un prestito in una squadra in lotta per la salvezza.

Bravo a dettare i tempi, capace di giocare da mediano e trequartista, ha chiuso l'annata di Serie B con 3 goal e un assist. Un'annata complicatissima per la Salernitana tutta, meno per Amatucci.

Tra i protagonisti della buona annata della Carrarese, salve ma alla fine senza pass playoff, c'è sicuramente Luigi Cherubini.

In prestito dalla Roma, Cherubini è uno dei giovani più interessanti usciti dal vivavio giallorosso negli ultimi anni.

Cherubini ha già esordito in prima squadra con la Roma, sotto Mourinho, ed ha svolto parte del ritiro pre-annata 2024/2025 con De Rossi. Alla fine ha scelto di giocare in prestito alla Carrarese, dove da trequartista e seconda punta ha fornito cinque assist.

Può giocare anche ala e sì, anche interno da centrocampo, capace di adattarsi alle varie situazioni. Vorrebbe rimanere alla Roma, ma tutto dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore del team capitolino.

Chiuso al Bologna, Tommaso Corazza è stato spedito in Serie B per crescere con la maglia della Salernitana.

21enne a fine giugno, Corazza è stato tra i migliori giocatori della Salernitana negli ultimi mesi. Approdato in Campania a gennaio ha fornito diversi assist sulla fascia sinistra (piede destro) dimostrando di essere pronto ad avere più spazio in rossoblù o comunque in Serie A.

Considerando il probabile triplo impegno del Bologna nel 2025/2026 potrebbe essere arrivato il momento per essere parte integrante della prima squadra rossoblù sulla corsia mancina. In questa può agire sua come terzino che come centrocampista alto, ruolo in cui ha ben figurato partendo titolare in tutte le ultime partite della Salernitana.

Nel Pisa di Pippo Inzaghi che ha ottenuto il secondo posto e la storica promozione in Serie A dopo oltre trent'anni c'è anche Samuele Angori. Dopo aver contribuito al ritorno nella massima serie sarebbe un peccato vedere Angori in una serie diversa dalla principale, visto e considerando quanto ancora possa crescere come interprete come terzino sinistro.

21 anni, acquistato dall'Empoli nel 2024 per poco più di un milione di euro, Angori è stato tra i migliori assistman del campionato mostrando ottime doti in velocità e nei duelli offensivi uno contro uno (è alto 186 cm).

Angori è un giovane delle idee chiarissime, tanto che durante i primi giorni al Pisa aveva dichiarato di voler raggiungere la Serie A con la maglia dei toscani. Detto fatto.

Come Angori, anche Volpato in teoria giocherà in Serie A. Stellina del Sassuolo capolista, il numero sette neroverde italo-australiano ha chiuso il campionato di Serie B con quattro goal e sei assist in appena diciotto partite. Nonostante l'infortunio alla coscia subito a dicembre e un ruolo da riserva, ogni qual volta è stato schierato titolare ha dimostrato che le qualità mostrate nelle giovanili della Roma non sono certo scomparse.

Volpato ha accumulato una buona esperienza con la maglia della Roma in Serie A e nelle coppe europee e nel lotto dei dieci migliori giovani della Serie B appena conclusa è sicuramente il più conosciuto e quello che potrebbe confermarsi maggiormente nella prossima massima annata.

Ha saputo rispondere prontamente al passaggio dalle 14 partite con la prima squadra della Roma alla retrocessione con il Sassuolo. Ora manca solo il grande ritorno in A.