Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Spalletti Napoli JuventusGetty Images

Se non puoi batterli unisciti a loro: l'ultima vittoria della Juventus contro Spalletti risale a 7 anni fa

Pubblicità

Che Luciano Spalletti sia diventato il nuovo allenatore della Juventus rappresenta una buona notizia alla Continassa per due motivi: perché evidentemente c'era bisogno di una svolta, ma anche perché batterlo, negli ultimi anni, era diventato praticamente impossibile.

Non si parla naturalmente del periodo ottobre 2023-giugno 2025, quello del mandato di Spalletti come commissario tecnico della Nazionale italiana: si parla del periodo immediatamente precedente, quello in cui l'allenatore toscano sedeva con successo sulla panchina del Napoli.

Ebbene, la Juventus contro gli azzurri guidati da Spalletti e da lui portati al titolo di campioni d'Italia nel 2023 non ha mai vinto. Neppure una volta. Il che è del resto piuttosto normale, considerando come le gerarchie del calcio italiano siano cambiate nelle ultime stagioni dopo la conclusione del ciclo vincente bianconero.

Di più: la Juventus non vince contro Spalletti ormai da un'eternità. L'ultima vittoria risale ormai a 7 anni fa, quando il nuovo allenatore bianconero guidava l'Inter. Della serie: se non puoi batterli, unisciti a loro.

  • ULTIMA VITTORIA NEL 2018

    7 dicembre 2018: questa è la data che coincide con l'ultima vittoria della Juventus contro l'allenatore che avrà ora il compito di rilanciarla. Spalletti ai tempi allenava l'Inter, come già ricordato. L'Inter pre Conte, pre Inzaghi, pre ciclo vincente. Un'Inter diversa.

    Quella sera i bianconeri, che possono contare su Cristiano Ronaldo, prevalgono di misura: finisce 1-0 grazie a un colpo di testa vincente al 21' del secondo tempo di Mario Mandzukic, pescato da un cross di Cancelo. Alla mezz'ora della prima frazione l'Inter aveva però avuto l'occasionissima per passare in vantaggio: palo di Gagliardini.

    Grazie a quell'1-0, la Juventus di Massimiliano Allegri centra così la quattordicesima vittoria nelle prime 15 giornate del campionato 2018/19. Mentre l'Inter di Spalletti scivola a -14 dai bianconeri battistrada. Alla fine chiuderà comunque quarta e Antonio Conte se la ritroverà in Champions League.

  • Pubblicità
  • IL TABU NAPOLI

    Spalletti al termine di quel campionato lascia l'Inter proprio a Conte e trascorre un anno sabbatico. Qualche mese dopo pare che debba rimanere a Milano, ma per allenare il Milan: alla fine non se ne fa nulla e in rossonero arriva Stefano Pioli.

    La sliding door del nuovo rapporto a distanza Juventus-Spalletti, alla fine, nasce qui. Perché l'allenatore di Certaldo trascorre un paio di anni sabbatici, ci mette un bel po' a tornare in pista ma alla fine accetta l'offerta del Napoli. Con cui conquisterà uno Scudetto da dominatore e con cui riuscirà a non perdere neppure una volta contro la squadra più vincente d'Italia.

    Alla prima stagione di Spalletti al Napoli, gli azzurri si impongono per 2-1 in rimonta all'andata e nel ritorno dell'Allianz Stadium portano a casa l'1-1. Nell'anno dello Scudetto, invece, due trionfi su due: 5-1 in casa, 1-0 fuori. Totale: quattro scontri diretti, tre vittorie di Spalletti, zero della Juve.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Spalletti Allegri Napoli Juve 2023Getty Images

    IL 5-1 E LA STRETTA DI MANO CON ALLEGRI

    Il capolavoro di Spalletti è datato 13 gennaio 2023. Il sabato di Napoli-Juventus 5-1, stesso risultato della Supercoppa Italiana 1990 ma senza Re Diego. Una delle pagine più belle della strepitosa stagione dei partenopei, conclusa con uno Scudetto vinto largamente in anticipo.

    Osimhen segna attorno al quarto d'ora, Kvaratskhelia raddoppia al 39'. L'unico guizzo bianconero è targato Di Maria, autore del momentaneo 1-2 poco prima dell'intervallo. Ma la ripresa è un monologo azzurro: tris di Rrahmani, poker ancora di Osimhen, quindi anche Elmas partecipa alla festa timbrando il pokerissimo.

    Entrerà nei libri di storia della Serie A, quel tardo pomeriggio, anche per quel che accade al 90'. Massimiliano Allegri se ne torna frettolosamente e in maniera irritata negli spogliatoi e viene quasi inseguito dal corregionale Spalletti, che con un'espressione tra il divertito e l'infastidito gli tende la mano con l'intenzione di stringergliela.

    "Chi mi conosce bene sa che mi stava dando fastidio il fatto che potesse andarsene senza salutarmi - dirà Spalletti dopo la gara - In quel momento non c’era lo stadio e non c’erano le telecamere con milioni di persone davanti alle tv, per me c’eravamo io e lui che dovevamo salutarci come ho sempre fatto, anche quando ho perso. Poi capisco che come io avessi questo nella testa, lui potesse avere altro. Ne è venuta fuori una scena particolare, che comunque quando c’è di mezzo uno “buffo” ce la possiamo anche aspettare".

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • IL VENTO È CAMBIATO

    E dire che una volta, quando Spalletti affrontava la Juventus, erano dolori. Per lui, però: non per i bianconeri. Ma era un'altra Juve, ben diversa dalla versione impoverita delle ultime stagioni. Ed era un altro Luciano.

    Dal 1997 (anno dell'esordio in A da allenatore con l'Empoli) al 2005, Spalletti ha perso 11 volte su 12 contro la sua attuale squadra. L'unico pareggio nel 2004, 0-0 alla guida dell'Udinese. E poi il 3-2 esterno nei quarti d'andata della Coppa Italia 2005/2006, determinante per consentire alla Roma di approdare in semifinale nonostante lo 0-1 interno del ritorno.

    In totale, prima di andare al Napoli il bilancio di Spalletti contro la Juventus era incredibilmente negativo: appena due vittorie in 27 partite, con 5 pareggi a renderlo leggermente meno amaro. Poi è arrivata la svolta partenopea. E lì la Juve si è ritrovata davanti un ostacolo insuperabile. Che ora avrà finalmente dalla propria parte.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0