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Polizia scontriGetty Images

Scontri a Udine durante il corteo pro Palestina tra manifestanti e polizia: petardi, idranti e lacrimogeni

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L'immediata vigilia di Italia-Israele, purtroppo, è stata caratterizzata dalle tensioni.

Il corteo pro Palestina andato in scena per le vie di Udine è sfociato in scontri tra manifestanti e polizia, che si sono consumati a ridosso del calcio d'inizio del match.

L'area interessata non è stata quella del Bluenergy Stadium, ma è inevitabile che il clima di preoccupazione si sia trasferito anche all'interno dell'impianto.

  • SCONTRI TRA MANIFESTANTI E POLIZIA

    In pieno centro un gruppo di facinorosi, mescolatosi con le persone intente a mostrare sostegno al Paese martoriato dal conflitto con Israele, è entrata in contatto con gli agenti presenti per delimitare la deadline del percorso organizzato nella città friulana.

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  • LANCIO DI PETARDI, LACRIMOGENI E IDRANTI

    Al lancio di petardi, le forze dell'ordine chiamate a contrastare l'avanzata illecita dei manifestanti hanno risposto utilizzando idranti e a loro volta lacrimogeni per contenere la folla.

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  • IL CONTATTO IN PIAZZA PRIMO MAGGIO

    Il punto nevralgico degli scontri è stato Piazza Primo Maggio, dove il corteo di 10mila persone (che ha intonato lo slogan "No al genocidio, fuori Israele dalla FIFA" ) si sarebbe dovuto esaurire e nel quale invece i dissidenti entrati in azione hanno provato a sfondare il cordone della polizia - in tenuta antisommossa - tentando successivamente di accedere all'area tramite un altro varco.

  • 3 FERITI E 20 ARRESTI

    Nel corso degli scontri ad avere la peggio, come fa sapere la Rai, sono stati un operatore tv, una giornalista e un agente, i quali sono rimasti feriti. 

    Venti, inoltre, le persone finite in manette a causa di quanto accaduto in centro, mentre sempre una ventina sono le forze dell'ordine - tra carabinieri e poliziotti - finite al pronto soccorso per lancio di oggetti e intossicazioni dovute a quanto respirato durante il caos.

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  • CORTEO PREVALENTEMENTE PACIFICO

    E pensare che nel pomeriggio il corteo Pro Pal si era svolto in un clima sereno e pacifico, senza alcun segnale di disordine o tensione che invece si è registrato proprio al culmine dell'itinerario previsto. Intorno alle 22, come ha fatto sapere il Prefetto di Udine Domenico Lione, la situazione è tornata alla normalità.

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