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Paolo Scaroni Gerry Cardinale MilanGetty Images

Scaroni non ha dubbi e fissa gli obiettivi: "Cardinale resterà al Milan a lungo. Nel calcio vincere è tutto, ma l'obiettivo è la Champions League"

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Il nuovo stadio, la rinascita dopo una stagione da dimenticare e l’obiettivo Scudetto: il Milan sta lentamente rialzando la testa dopo anni complicati.

Il prossimo weekend andrà in scena la penultima gara dell’anno per la Serie A, seguita dall’impegno in Supercoppa Italiana a Riad, per chiudere il 2025 con la sfida casalinga contro l’Hellas Verona.

Il presidente Paolo Scaroni, in un’intervista a Class CNBC, ha fatto il punto su diversi temi che riguardano il club rossonero: ecco le principali dichiarazioni del massimo dirigente del Milan.

  • "IL NUOVO SAN SIRO SARÀ MOLTO VERTICALE E A RIDOSSO DEL CAMPO"

    "Sarà uno stadio molto verticale, più di quello che è già San Siro, più a ridosso del campo. Sarà un impianto modernissimo dal punto di vista tecnologico, con un'area riservata al cliente corporate e alle società importanti che sono quelle che garantiscono incassi elevati e che permettono così di mantenere prezzi più bassi per le persone normali. Avremo uno stadio moderno per Milano e per Milan e Inter".

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  • "LO STADIO DOVREBBE ESSERE PRONTO PER EURO2032"

    "Pronto per Europei del 2032? Direi di sì, dovremmo avere lo stadio pronto nel 2030. La progettazione dovrebbe concludersi tra giugno e luglio del 2026, poi ci sarà la conferenza dei servizi che sarà il varo totale al progetto. Dal 2027 inizieranno i lavori che termineranno nel 2030. Solo dopo che sarà costruito il nuovo stadio e sarà perfettamente funzionante si penserà al futuro di San Siro".

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  • "CARDINALE RESTERÀ AL MILAN PER MOLTO TEMPO: HA UN PROGETTO A LUNGO TERMINE"

    "Cardinale? Ha creato un fondo dedicato allo sport e il Milan è stato il suo grande investimento, ma non l'unico nello sport. È attivo nel mondo dell'entertainment, sta seguendo la vicenda Paramount con grande interesse. Ha portato al Milan competenze che non avevamo. Se abbiamo raddoppiato il fatturato lo dobbiamo anche grazie al suo intervento e a come ci ha aiutato a far crescere la nostra azienda. Cardinale ha un progetto a lungo termine, rimarrà azionista del Milan per molto tempo, è questo il suo desiderio. Lo sentiamo sempre, è sempre attivo e presente. In particolare nella vicenda stadio è portatore di una conoscenza di un fondo che ha creato molti stadi. Ha portato nel club persone che sono in grado di capire come deve essere un impianto moderno, cosa che non necessariamente all'interno del Milan sapevamo visto che di stadi non ne abbiamo fatti negli ultimi 70 anni. RedBird, insieme a Oaktree, sono soci in sintonia sul tema stadio, perché ci sono gli stessi obiettivi".

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  • "DOBBIAMO RIDURRE IL GAP CON LA PREMIER LEAGUE"

    "Problema del calcio italiano? Noi come Serie A incassiamo dai diritti tv internazionali 200 milioni all'anno, la Premier 2,2 miliardi, LaLiga 700-800 milioni che trovano una spiegazione nel fatto che negli anni scorsi hanno avuto due grandi campioni come Messi e Cristiano Ronaldo e ha saputo catturare l'attenzione di cinesi, indiani, australiani, latino-americani, ecc.. Il gap con la Premier deve essere riempito, ma ovviamente ci sono tante cose fare, compresi nuovi stadi perché avere impianti belli e pieni è una delle condizioni per avere un effetto televisivo di un certo tipo. Sono convinto che dopo San Siro verranno costruiti anche tanti altri stadi in Italia".

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  • "NON GIOCARE MILAN-COMO IN AUSTRALIA SAREBBE UN'OCCASIONE PERSA"

    "Milan-Como in Australia? Dobbiamo andare via da San Siro perché c'è l'inaugurazione dei Giochi Olimpici. Una delle idee che abbiamo perseguito era di andare in Australia per promuovere il calcio italiano, non per fare un affare economico che non c'è. Non ho ancora abbassato le braccia su questo tema, ma ci sono così tante autorizzazioni da ottenere che comincio ad essere preoccupato. Se saltasse sarebbe un'occasione persa per la Serie A perché noi abbiamo l'obiettivo di rendere la Serie A attrattiva nel mondo. In Italia lo è, ma se abbiamo l'obbligo di uscire da San Siro perché non andare in un Paese affamato di calcio come l'Australia per mostrare il calcio italiano. Idea da ripetere anche se salta Milan-Como? Per me è un'idea, poi vedo vari ostacoli e non è mai un'operazione semplice".

  • "OBIETTIVO CHAMPIONS LEAGUE, MA NEL CALCIO VINCERE È TUTTO"

    "Dopo aver vinto una partita sofferta come quella contro il Torino, guardo avanti con ottimismo e pieno di speranze. Come ripete spesso anche Allegri, noi abbiamo un obiettivo, cioè tornare in Champions League. Il Milan deve essere sempre in Champions. Noi siamo una squadra mondiale, abbiamo 400 milioni di tifosi nel mondo, dobbiamo essere nel palcoscenico del calcio mondiale che è la Champions League".

    E sullo Scudetto: "Ho vinto un solo Scudetto ed è stato indimenticabile. Potrei parlarne per ore di quello Scudetto. Se vincere non è la priorità del Milan? Nel calcio europeo vincere è tutto, in altri sport la necessità di vincere forse è meno forte che nel calcio dove invece vincere è tutto".

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  • "AVERE UN ALLENATORE CHE DIFFONDE SERENITÀ È UN ELEMENTO CHIAVE"

    "Allegri? Credo che avere degli allenatori esperti, competenti, che ne hanno viste tante e che diffondono un'atmosfera di serenità e di ottimismo, vivendo tutto su un piano emotivamente sano come fa Allegri, sia un elemento chiave. Come diffonde serenità a me, sono convinto che la diffonda anche a squadra e staff. Credo che questo sia fondamentale per avere risultati positivi in campo. Quando sono arrivato al Milan mi hanno spiegato che la squadra in campo è la figlia dell'allenatore e della società. La società deve essere sana - e Gerry Cardinale ce lo garantisce - e poi c'è un allenatore come Allegri che ne ha viste tante durante la sua carriera. Tutto questo si trasferisce in risultati in campo".

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