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Scamacca Napoli AtalantaGetty

Scamacca ritrova il goal dopo tre mesi: entra e cambia il volto dell'Atalanta a Napoli

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Non è andata come sperato la prima uscita di Raffaele Palladino sulla panchina dell'Atalanta: a Napoli è finita 3-1 per i padroni di casa, complice un primo tempo da incubo dei bergamaschi.

La musica è cambiata nella ripresa quando, con l'inserimento di una vera prima punta, la 'Dea' è tornata a macinare gioco e occasioni: artefice del cambio di passo è stato Gianluca Scamacca.

L'ex Sassuolo non ha solo ritrovato la via del goal, ma anche ben impressionato con ottimi movimenti che per poco non facevano nuovamente male al Napoli: Palladino, insomma, ha un motivo per sorridere nonostante il k.o.

  • IN GOAL DOPO TRE MESI

    Pochi minuti aver preso il posto di Pasalic all'intervallo, Scamacca ha subito ricordato a tutti la sua potenza offensiva andando a depositare in rete il cross di Bellanova con una bella girata.

    Il classe 1999 si è sfilato dalla marcatura di Rrahmani e ha superato Milinkovic-Savic sul primo palo: un goal col senno di poi inutile, ma necessario per riprendere fiducia dopo tre mesi di digiuno.

    L'ultima marcatura di Scamacca risaliva infatti alla prima giornata di campionato, decisiva per evitare la sconfitta casalinga contro il Pisa: praticamente 'una vita' fa, con un'infiammazione al ginocchio a limitarlo e non poco nel corso delle settimane seguenti.

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  • UN'ALTRA ATALANTA CON SCAMACCA

    La presenza di un 9 vero ha beneficiato all'Atalanta, a suo agio con un punto di riferimento avanzato che ha messo in difficoltà la retroguardia di Conte.

    Scamacca ha anche flirtato con la doppietta, trovando però la risposta di Milinkovic-Savic che si è allungato per respingere in corner: un ulteriore segnale rassicurante in vista del prossimo futuro.

    Più di una nota positiva in un contesto sicuramente condizionato dall'elevato dispendio fisico del Napoli che, dopo un primo tempo da sogno, non è stato in grado di reggere gli stessi ritmi nella ripresa.

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  • PALLADINO HA UN MOTIVO PER SORRIDERE

    Se c'è un aspetto da cui per ripartire per l'Atalanta, questo è rappresentato proprio da Scamacca e dalla sua voglia di tornare a incidere come un tempo in zona goal.

    Manna dal cielo per Palladino, a caccia di certezze su cui costruire il proprio progetto tecnico: se la pochezza della prima frazione non lasciava presagire nulla di buono, grazie alla reazione avvenuta nella ripresa si può davvero pensare di gettare le basi per la rinascita atalantina.

    Ripartenza che dovrà giocoforza verificarsi al più presto: pena la perdita del treno per quell'Europa che negli ultimi anni ha saputo regalare tante gioie ai tifosi della 'Dea'.

  • MALE IN NAZIONALE, ANCHE SE...

    Scamacca ha risposto presente dopo due presenze abbastanza incolori (soprattutto la prima) contro Moldavia e Norvegia, sebbene sotto la lente d'ingrandimento sia finito l'atteggiamento generale del gruppo della Nazionale e non dei vari singoli.

    Nella prima uscita aveva tutt'altro che impressionato: 65 minuti senza acuti prima della sostituzione con l'ex compagno di squadra Retegui che, in tandem con Pio Esposito, ha cambiato in meglio il volto dell'attacco azzurro.

    Appena undici minuti più recupero nell'ultima sfida valida per il girone delle qualificazioni mondiali: davvero troppo poco, stavolta, per dare un giudizio definitivo. Il goal del 'Maradona', però, rischia di dare quella spinta emotiva che spesso è mancata, anche in ottica Italia.

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