La Roma si illude al 'Mapei Stadium', passa in vantaggio a dieci dal traguardo, ma si fa raggiungere dal Sassuolo che strappa il pari nello spicchio finale di partita.
La prima frazione di gioco segue uno spartito ben preciso con la Roma a dettare l'andatura, al cospetto della squadra di Dionisi che inscena una gara di estrema compattezza, affidandosi alle ripartenze in contropiede. La prima chance del match è però di marca neroverde con Frattesi che esalta i riflessi di un attento Rui Patricio. Poi, prima dell'intervallo, Zalewski va in spaccata sul cross chirurgico di Celik senza però trovare il bersaglio grosso.
La ripresa segue lo stesso canovaccio tattico con la Roma che tiene il pallino pur senza alzare i giri del motore. Lo spartito sembra incanalarsi su binari che non prevedono grosse emozioni. Quantomeno fino a quando la partita entra nel suo segmento finale: prima la grande chance per Traoré che si fa ipnotizzare da Rui Patricio, poi Abraham, appena entrato, si sblocca dopo un digiuno di due mesi e di testa infila Consigli su cross al bacio di Mancini. Esplode la panchina della Roma, ma la gioia dura giusto una manciata di minuti perché a cinque dal novantesimo, il Sassuolo torna in superficie e acciuffa il pari grazie al sigillo di Pinamonti che trova lo spiraglio buono per superare Rui Patricio ed evitare un altro ko ai suoi. La Roma non approfitta del tonfo dell'Atalanta a Lecce e rimane quinta.




