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Sala Inter MilanGetty

Il futuro di San Siro messo in discussione dal sindaco di Milano Sala: "Dovrò venderlo"

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Quello dello stadio è un tema che viene riproposto quotidianamente, o quasi, a Milano: anche perché sembrano essere stati compiuti passi decisivi, almeno da parte del Milan, per la realizzazione di un nuovo impianto.

Sul caso è intervento il sindaco Beppe Sala che, al Corriere della Sera, ha messo in serie discussione il futuro di San Siro.

E non sembrano ancora esserci spiragli per arrivare a una decisione definitiva: insomma, il tema resta aperto, con qualche incertezza di fondo relativa al destino della "Scala del calcio".

  • LE DIVERSE FASI CHE HANNO PORTATO ALLA QUESTIONE SAN SIRO

    Il sindaco Sala ha riepilogato innanzitutto le fasi che hanno riguardato la questione San Siro.

    "La questione è una questione delicata e faccio un recap della situazione: in una prima fase le due squadre vengono da me e dicono 'Noi vogliamo uno stadio nuovo'. Mi mostrano mille progetti di stadi nuovi e l'unica possibilità era quella di farlo in zona San Siro, perché c'è spazio. Ma è chiaro che farlo a San Siro vuol dire abbattere il San Siro vecchio. Questa fase è andata avanti finché a un certo punto hanno visto che San Siro veniva vincolato, e prendo atto che un vincolo c'è e rimarrà, e che una volta per il referendum, una volta per i cittadini era difficile farlo. E iniziano a guardare fuori Milano".

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  • QUANTO COSTA UN NUOVO STADIO?

    Sala ha poi fatto i "conti in tasca" a Inter e Milan.

    "Perché io insisto per San Siro? Posto che sono un politico, ma ho anche una sensibilità finanziaria e manageriale. Non voglio fare i conti in tasca alle squadre, ma fare uno stadio nuovo costa 1,2 miliardi. Io dico loro: ma perché non considerate San Siro? Noi ce l'abbiamo a 100 milioni, al libro. Con un diritto di superficie che possiamo fare a 90 anni vuol dire che mi dare un milione all'anno. Certo, dovete ristrutturarlo, ma stiamo parlando di cifre diverse".

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  • SALA: "SE NON RESTANO, DOVRÒ VENDERE SAN SIRO"

    La "minaccia" di Sala è, in verità, una vera e propria preoccupazione.

    "Evidente che se non si possono fare lavori mentre si gioca hanno ragione le squadre, ma se si può il mio invito è rifletterci: è vero che in alcuni Paesi europei iniziano ad andare fuori dalla città. Perché non è facile fare uno stadio in centro, oggi. Legittimo che le squadre possano cercare un altro stadio, ma è doveroso che io lo difenda. Perché se vanno via io cosa faccio con San Siro? Dovrò trovare una soluzione e metterlo in vendita".

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  • SALA: "INTER E MILAN A SAN SIRO FINO AL 2030"

    Sala ha poi precisato fino a quando Inter e Milan rimarranno a San Siro.

    "Le squadre hanno garantito di stare a San Siro fino al 30 giugno 2030. Apparentemente è un lunghissimo percorso, ma conoscendo le complessità amministrative è lunghissimo fino a un certo punto".

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