Samardzic, che lo scorso anno era una delle prime alternative sulla trequarti agli intoccabili Lookman e De Ketelaere, quest'anno ha visto la propria importanza crescere in maniera esponenziale. E il motivo, chiaramente, è legato a quanto accaduto nelle scorse settimane e negli scorsi mesi tra il nigeriano e l'ambiente nerazzurro.
Lookman non c'è mai stato fino alla trasferta di Torino del 21 settembre. Era in rotta con l'Atalanta, voleva andarsene all'Inter, non ha partecipato al precampionato né ai primi impegni stagionali. Samardzic ha di fatto preso il posto suo ma pure dello stesso De Ketelaere, più volte acciaccato in questo avvio di annata, alternandosi con Sulemana con funzioni di creazione e creatività. Anche se non subito.
L'ex giocatore dell'Udinese è partito dalla panchina all'esordio contro il Pisa e poi la panchina l'ha scaldata per 90 minuti a Parma, alla seconda giornata. Sembrava l'inizio di un altro anno da comprimario di lusso, come il 2023/2024. Ma poi qualcosa è cambiato, per merito del calciatore e pure di Juric, che ha deciso di dargli fiducia.
La svolta si è materializzata proprio nella prima delle due trasferte torinesi, contro i granata di Baroni. Ironia della sorte, la partita in cui Lookman è tornato ufficialmente a disposizione. Samardzic ha impattato alla grande nel primo tempo, servendo a Krstovic la palla dello 0-1 e colpendo un palo nell'azione dello 0-2 di Sulemana. Contro la Juve, come già accennato, non è andata altrettanto bene. Poi ecco la notte delle notti, con un Lazar in versione europeo a rimettere il Club Brugge al proprio posto.