A Bucarest si gioca, sì, ma si gioca poco: pochissimo. Giusto una ventina di minuti, prima di vedere Romania e Kosovo rientrare negli spogliatoi almeno per un'ora.
Un clima teso, quello vissuto già nel prepartita della sfida valida per le qualificazioni agli Europei del 2024, nello specifico del Gruppo I.
Teso sì, ma non tale da far pensare a una sospensione avvenuta poi intorno al 20', quando il francese Delajod decide di fermare tutto, anche in seguito a un lancio di fumogeni. Il motivo, però, è relativo a uno striscione.
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