È ufficiale: il Real Madrid non è più campione di Spagna, il titolo della Liga è andato al Barcellona, dopo che i catalani hanno conquistato il titolo giovedì battendo l'Espanyol. Ma il Real non solo è stato detronizzato in campionato, ma ora finirà ufficialmente la stagione senza alcun trofeo importante. Le vittorie di Supercoppa Europea e Mondiale per Club possono essere state belle al momento, il nuovo Coppa del Mondo per club potrebbe ancora essere loro quest'estate, ma le competizioni che i Blancos volevano davvero vincere sono ormai sfumate per il 2024-25.
Dodici mesi fa sarebbe stato impensabile. Dopo che Carlo Ancelotti aveva guidato una squadra già ricca di talenti alla conquista del doppio titolo Liga-Champions League, i Blancos avevano aggiunto Kylian Mbappé al roster con un colpo che avrebbe dovuto inaugurare un'era di dominio madrileno. Con l'arrivo del giovane prodigio brasiliano Endrick, era difficile immaginare una squadra che, sulla carta, potesse competere con quella che Florentino Perez aveva messo insieme al Santiago Bernabeu.
Il calcio però non si vince sulla carta e il Real Madrid ha faticato fin dall'inizio di questa stagione. Ha mostrato sprazzi del suo meglio sia in Liga che in Champions League, ma alla fine è stato nettamente superato nei momenti cruciali. E così, mentre il talento dei singoli giocatori del Real Madrid è fuori discussione, è diventato presto chiaro che questa era una squadra profondamente imperfetta e ciò ha portato a una stagione da dimenticare nella capitale, per la quale Ancelotti sta pagando con il posto.
Allora, di chi è la colpa e come può Xabi Alonso risolvere i problemi che hanno afflitto il Real Madrid negli ultimi nove mesi? GOAL analizza gli errori commessi.

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