Conquistata la promozione immediata dalla Serie B alla Serie A sotto la guida di Didier Deschamps, dopo un burrascoso addio con l'attuale Ct della Francia, la società decide di affidare la panchina della Juventus a un uomo d'esperienza come Claudio Ranieri.
Il tecnico viene presentato dall'amministratore delegato di allora, Jean Claude Blanc.
"Grazie alla Juve che mi ha scelto, questo mi riempie di orgoglio. È una scelta bella, difficile ed elettrizzante. A me non piace promettere e poi non mantenere. Non è vero che la Juventus si stia ridimensionando: sta crescendo per tornare a vincere al più presto. C'è da lavorare sodo, c'è un progetto bello e ambizioso per recuperare posizioni. I tifosi stiano tranquilli: faremo di tutto per fare bene sui campi d'Italia e d'Europa. La società ha detto di voler tornare ai vertici in 5 anni, noi cercheremo di bruciare le tappe", promette Ranieri.
Promessa mantenuta eccome riportando subito la Juventus in Champions League. I bianconeri chiudono il campionato al terzo posto, anche grazie all'exploit realizzativo di capitan Del Piero che si laurea capocannoniere della Serie A con 21 reti. Nel cammino spicca la vittoria ottenuta a 'San Siro' contro l'Inter con goal di Camoranesi e Trezeguet, ovvero due dei senatori che erano scesi in B con la Vecchia Signora.