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Ranieri JuventusGetty Images

Ranieri e la legge dell'ex contro la Juventus: da allenatore della Roma non ha mai perso

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Roma-Juventus non è mai una partita come le altre per tantissimi motivi. E non può esserlo di certo per Claudio Ranieri.

L'attuale tecnico giallorosso, infatti, nella sua lunghissima carriera ha guidato anche la formazione bianconera in un periodo decisamente particolare.

Un'avventura tutto sommato positiva che però si concluse a sorpresa a stagione in corso, con un addio clamoroso e abbastanza rumoroso.

La Juventus è anche una sorta di tabù per Ranieri, che da allenatore ha vinto solo una manciata di volte quando ha affrontato i bianconeri: ma sempre sulla panchina della Roma.

  • IL RITORNO IN CHAMPIONS DOPO LA SERIE B

    Conquistata la promozione immediata dalla Serie B alla Serie A sotto la guida di Didier Deschamps, dopo un burrascoso addio con l'attuale Ct della Francia, la società decide di affidare la panchina della Juventus a un uomo d'esperienza come Claudio Ranieri.

    Il tecnico viene presentato dall'amministratore delegato di allora, Jean Claude Blanc.

    "Grazie alla Juve che mi ha scelto, questo mi riempie di orgoglio. È una scelta bella, difficile ed elettrizzante. A me non piace promettere e poi non mantenere. Non è vero che la Juventus si stia ridimensionando: sta crescendo per tornare a vincere al più presto. C'è da lavorare sodo, c'è un progetto bello e ambizioso per recuperare posizioni. I tifosi stiano tranquilli: faremo di tutto per fare bene sui campi d'Italia e d'Europa. La società ha detto di voler tornare ai vertici in 5 anni, noi cercheremo di bruciare le tappe", promette Ranieri.

    Promessa mantenuta eccome riportando subito la Juventus in Champions League. I bianconeri chiudono il campionato al terzo posto, anche grazie all'exploit realizzativo di capitan Del Piero che si laurea capocannoniere della Serie A con 21 reti. Nel cammino spicca la vittoria ottenuta a 'San Siro' contro l'Inter con goal di Camoranesi e Trezeguet, ovvero due dei senatori che erano scesi in B con la Vecchia Signora.

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  • LA ROTTURA E L'ESONERO A DUE GIORNATE DALLA FINE

    Nella stagione successiva, inevitabilmente, le aspettative dell'ambiente si alzano. L'inizio è incoraggiante: la Juventus supera brillantemente la fase a gironi della Champions League battendo sia all'andata che al ritorno il Real Madrid, un trionfo condito dalla splendida doppietta di Del Piero al 'Bernabeu' con annessa standing ovation dei tifosi di casa.

    Il cammino europeo della Juventus si conclude agli ottavi contro il Chelsea, mentre in campionato i bianconeri iniziano a stentare. Così, quando mancano solo due giornate alla fine del campionato, la società decide di esonerare Claudio Ranieri e affidare la panchina a Ciro Ferrara.

    La paura è quella di scivolare al quarto posto, che allora non valeva l'accesso diretto in Champions League. Alla fine, invece, la Juve centra due vittorie e chiude addirittura al secondo posto migliorando quindi il piazzamento della stagione precedente.

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  • I MOTIVI DELLA ROTTURA CON LA JUVENTUS

    Ma cosa c'era dietro l'improvvisa rottura con la Juventus?

    Ranieri, intervistato qualche tempo fa dal 'Corriere dello Sport', ha rivelato: "Non eravamo più d’accordo sui piani di mercato. Mi fu detto che i giocatori li decidevamo e prendevamo in tre: io, il ds Secco e l’amministratore delegato Blanc.Arrivò una scelta su cui non concordavo, mi dissero che loro due invece erano d’accordo. E io risposi: “Benissimo, allora vado via io”. Poi che mi esonerarono a due giornate dalla fine conta poco".

    Ma chi era il giocatore in questione? A svelarlo è stato sempre Ranieri: "Posso anche dirlo, era Cannavaro. Era un grande giocatore, ma io facevo un discorso di linearità, non mi sembrava giusto: erano scesi in B in sei riportando la squadra in A. Perché riprendere uno che intanto era andato al Real e avevo vinto uno scudetto? Poi fece anche bene Cannavaro, il mio era un discorso di correttezza. E non c’entra lo spogliatoio".

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  • RANIERI ALLA ROMA CONTRO LA JUVE: TRE VITTORIE E UN PAREGGIO

    Nella lunghissima carriera di Claudio Ranieri, tornato in panchina a sorpresa per rilanciare la 'sua' Roma dopo aver salvato il Cagliari, la Juventus peraltro è una sorta di bestia nera.

    Il tecnico di Testaccio infatti ha vinto solo tre dei ventiquattro precedenti contro i bianconeri con una media punti pari a 0,58, ovvero la peggiore di Ranieri contro una squadra italiana.

    Tutte e tre i successi però sono arrivati proprio sulla panchina della Roma, con cui Ranieri non ha mai perso contro la Juventus: un pareggio e tre vittorie, appunto, tra campionato e Coppa Italia.

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