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Fiorentina v Juventus - Serie AGetty Images Sport

Quanto costa l'esonero di Thiago Motta alla Juventus: il peso dell'operazione sul bilancio bianconero

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La decisione è ormai presa: la Juventus esonera Thiago Motta con effetto immediato.

Una scelta che pesa sul presente e sul futuro bianconero anche in termini strettamente economici, ma evidentemente ponderata dalla società bianconera.

La speranza è che l'esonero di Motta apporti più benefici che rischi, dato che un'eventuale esclusione dalla prossima Champions League costerebbe molto ma molto di più alle casse della Juventus.

  • ESONERO THIAGO MOTTA: QUANTO COSTA

    La scorsa estate Thiago Motta ha firmato con la Juventus un contratto triennale da 5 milioni di euro netti a stagione, con scadenza dunque 30 giugno 2027. Costi che al lordo non raddoppiano grazie ai benefici derivanti dal Decreto Crescita.

    Nell'accordo stipulato tra le parti, inoltre, è presente un 'paracadute' che in caso di interruzione del rapporto prima della fine del secondo anno ridurrebbe il costo complessivo di un esonero a circa 20 milioni di euro tra Motta ed il suo staff.

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  • GLI INCASSI DELLA CHAMPIONS

    L'esonero di Motta, insomma, avrebbe certamente un peso rilevante ma la Juventus conta di rientrare con gli introiti derivanti dalla qualificazione alla prossima Champions League.

    Un obiettivo che evidentemente secondo la società non era raggiungibile confermando il tecnico fino al termine della stagione.

    La sola partecipazione alla Champions League 2025/2026 porterebbe nelle casse della Juventus circa 50 milioni di euro, dunque più del doppio rispetto a quanto costerebbe esonerare Motta.

    Una cifra poi destinata vertiginosamente a salire in base al cammino della squadra nella competizione.

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  • LA TRIMESTRALE DI BILANCIO

    Secondo alcune voci la Juventus aveva pensato di rimandare l'esonero di Thiago Motta ad aprile per ragioni di bilancio.

    In quel caso, infatti, la società avrebbe potuto caricare la spesa dell'esonero nella prossima trimestrale senza appesantire quello che si chiude proprio il 31 marzo.

    Già gravato, peraltro, dalla mancata qualificazione agli ottavi di Champions League che era stata programmata ad inizio anno.

    Alla fine però la Juventus sembra aver preferito anticipare i tempi e procedere con l'esonero immediato.

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  • LA SCELTA DEL NUOVO ALLENATORE

    Anche la decisione di puntare su Igor Tudor va letta in termini economici.

    Il croato, infatti, ha un ingaggio decisamente più basso rispetto ad altri tecnici accostati alla panchina della Juventus. Uno su tutti, Roberto Mancini.

    Tudor inoltre firmerà solo per pochi mesi, senza dunque costringere la società a stringere accordi di lungo termine, in attesa di decidere con calma a chi affidare il nuovo corso nella prossima stagione.

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