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Promossi e Bocciati HDGoal

Promossi&Bocciati della prima Italia di Spalletti: sorpresa Mancini, le ali non funzionano

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La prima Italia di Luciano Spalletti non è stata sicuramente quella che ci aspettavamo. Sia in termini di risultati che di prestazione.

Il pareggio contro la Macedonia (ancora loro) rischia di complicare il cammino verso Euro 2024 e la svolta tecnico-tattica auspicata con l'arrivo di Spalletti al posto di Mancini non è stata immediata.

Ci vorrà tempo, ma il tempo non c'è. Martedì con l'Ucraina ci sarà bisogno di un'Italia più cattiva e convinta dei propri mezzi. Bisogna ripartire immediatamente da quello che ha funzionato e lavorare su quello che non ha funzionato.

Mettersi alla lavagna. E ragionare.

  • Gianluca Mancini ItaliaGetty

    👍 UN RITROVATO MANCINI

    Non giocava titolare in Nazionale da più di un anno, precisamente dalla disfatta in casa della Germania del giugno 2022 in Nations League. Con il suo omonimo Roberto non c'è mai stato grande feeling (non era stato convocato ad Euro 2021 dopo una grande stagione con la Roma) ma con Spalletti è tornato subito protagonista.

    Il centrale giallorosso ha ripagato la fiducia del neo ct con una prestazione convincente. Probabilmente il migliore in campo fino al cambio forzato per infortunio all'ora di gioco. E la sua assenza dietro non è passata inosservata.

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  • Mattia Zaccagni ItaliaGetty

    👎 POLITANO, ZACCAGNI E ZANIOLO: DOVE SONO LE ALI?

    C'era grande, grandissima attesa per Mattia Zaccagni. Una sola presenza per lui in azzurro, a marzo 2022, e poi più nulla. Con Spalletti è stato subito riabilitato e messo al centro del progetto, ma il suo ritorno non è stato scintillante. Una mancanza da colmare immediatamente. Visto che parliamo del giocatore italiano più abile a saltare l'uomo insieme a Chiesa (assente per infortunio) e tassello fondamentale per l'impianto tattico di Spalletti.

    Al pari dell'astro esterno, Matteo Politano, sostituito addirittura all'intervallo per far spazio a Zaniolo, che è riuscito forse a fare peggio del collega napoletano, causando la punizione dalla quale è scaturito il pari della Macedonia. Nel 4-3-3 'spallettiano' c'è bisogno di loro. Se non funzionano, non funziona l'intera squadra.

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  • Barella Dimarco ItaliaGetty

    👍 DIMARCO E BARELLA: LE CERTEZZE

    I due interisti sono l'anima azzurra. Dimarco non si risparmia nemmeno nel 'campo di patate' di Skopje, arandolo dall'inizio alla fine della sua partita. Quando cala d'intensità si sente, perché la squadra non può prescindere dalle sue sovrapposizioni

    Barella è il motore del centrocampo, anche in una serata dove magari non è stato il solito uomo ovunque. Nel primo tempo mette in porta Tonali e nel secondo è da un suo tiro sulla traversa che scaturisce il goal di Immobile. Sempre e comunque decisivo.

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  • Gigio Donnarumma ItaliaGetty

    👎 NO GIGIO, NO!

    Questa (edulcorando un po' nella maggior parte dei casi) l'esclamazione degli italiani sul goal di Bardhi. La Macedonia continua ad essere la sua 'kriptonite', ancora una volta al primo tiro in porta subito in 90 minuti. Da lui ci aspetta che sia decisivo, ma in altri modi. Lo è stato e lo deve continuare ad essere.

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  • Ciro ImmobileGetty

    🟰 SEGNALI DA IMMOBILE

    Non ci sentiamo di metterlo tra i promossi e non ci sentiamo nemmeno di metterlo tra i bocciati. Il goal è quello che equilibra tutto, la cosa più importante per un attaccante. Specie per lui, tornato a segnare con la fascia di capitano al braccio dopo aver messo in porta un solo pallone da giugno 2021 alla partita con la Macedonia.

    Senza quel goal probabilmente, anzi sicuramente, saremmo qui a parlare dell'ennesima serata da incubo di Immobile in nazionale, ma fortunatamente quel goal è arrivato ed è una speranza per lui e per tutti. Spalletti gli ha dato subito grande fiducia. Lo ha tenuto in campo per tutta la partita lasciando in panchina Retegui. Gli ha fatto capire quanto è importante. Un po' come faceva con Osimhen. Segnali. Speriamo in un futuro positivo.

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