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Juventus v US Cremonese - Serie AGetty Images Sport

Pogba spiega cosa non ha funzionato alla Juventus: "Avevo troppe preoccupazioni, non riuscivo più a giocare"

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Paul Pogba sta per tornare, ma senza fretta. Nonostante la squalifica sia ormai terminata, infatti, il francese è ancora senza squadra dopo la separazione con la Juventus.

Intervistato da 'GQ Francia', Pogba ha spiegato di aver ricevuto moltissime offerte da ogni parte del mondo ma di volersi prendere il giusto tempo per scegliere da dove ripartire.

Nella stessa intervista Pogba è tornato anche sull'ultimo periodo alla Juventus, difficile anche per motivi extra-calcistici che gli hanno impedito di rendere al meglio.

  • LA VOGLIA DI POGBA

    "Sai, è passato così tanto tempo da quando ho giocato a calcio. Non avrei mai immaginato di ritrovarmi libero in questo periodo della stagione. Non ho mai vissuto un trasferimento del genere. Queste prove mi hanno dato una determinazione extra. Mi sento come un bambino che vuole diventare un professionista.Sono tornato ad essere il piccolo Paul Pogba di Roissy-en-Brie, che lascerà il segno" ha dichiarato Pogba a 'GQ Francia'.

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  • IL PERIODO ALLA JUVENTUS

    Pogba è poi tornato sul periodo difficile vissuto alla Juventus prima della squalifica, legato anche al caso-rapimento in cui è coinvolto il fratello Mathias: "Ho nascosto tutto di questa estorsione. Mia moglie non lo sapeva, e nemmeno i miei figli. Quando tornavo a casa dall'allenamento, dovevo recitare la parte del padre e del marito. Ho tenuto tutto per me. Alla fine, mi stava logorando. In quel periodo ho fatto tutto il possibile per restare concentrato sul calcio, ma è diventato troppo difficile. Avevo così tante preoccupazioni che ho smesso di giocare.Eppure ci ho provato. Sapevo che era l'unico modo per farmi dimenticare questi problemi. Ma in realtà, cosa rappresenta il calcio? Due ore al giorno? Solo due ore al giorno per divertirmi. Ogni volta che finiva, cercavo di gironzolare nello spogliatoio, di stare con i miei compagni di squadra. Ma alla fine, devi tornare a casa. Mi chiedevo quando sarebbe finito tutto. Ha avuto effetti sul mio corpo. Ecco perché non potevo tornare indietro".

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  • LA SQUALIFICA

    Poi ecco la squalifica che ha rischiato seriamente di porre fine alla sua carriera da calciatore: "Se fossi rimasto fermo quattro anni, avrei smesso di giocare a calcio. Non volevo dirlo pubblicamente, ma è quello che pensavo. Prendevo la palla e giocavo da solo fuori. Mi arrangiavo con quello che avevo. Ma non volevo restare a Torino. La mattina portavo i miei figli a scuola, ed era proprio accanto al campo di allenamento, che rottura di scatole…Tutto ciò che mi è successo mi ha cambiato. Ho visto com'era la vita 'reale'. È stata come una purificazione completa. Improvvisamente sono invecchiato di dieci anni."

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  • IL FUTURO DI POGBA

    Adesso invece Pogba sta programmando il suo futuro, in campo, ma senza fretta: "Oggi ci sono proposte. Arrivano da ogni dove. Da ogni dove. Voglio vedere cosa mi si addice di più. Perché sono in un periodo cruciale della mia vita e della mia carriera.È una decisione per cui prenderò il giusto tempo di soppesare. Tutto è interessante. La nazionale? Per prima cosa, devo riprendere il mio ritmo. Nella nazionale, non è tanto il club che conta. André-Pierre Gignac è stato convocato quando giocava in Messico. N'Golo Kanté è tornato mentre è in Arabia Saudita. Dipenderà da me."

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