Pogba positivo: come funzionano le controanalisi per doping

Riepiloghiamo quello che è successo dopo la diffusione della notizia della positività di Paul Pogba ai metaboliti del testosterone: la conferma è arrivata direttamente dalla Juventus, tramite un comunicato.

"Juventus Football Club comunica che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell’esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. L

a Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali".

Dopo la sospensione, Pogba si è mosso chiedendo le controanalisi per testare la positività emersa al controllo antidoping.

In questo senso, il centrocampista francese proverà a risolvere la questione con un nuovo controllo sul test effettuato: originariamente, le controanalisi erano state fissate per il 20 settembre, ma sono slittate al 5 ottobre.

Ma come funzionano le controanalisi? Nel corso del controllo antidoping, il campione viene diviso in due e conservato in due differenti contenitori.

Un primo contenitore viene analizzato in laboratorio: emersa la positività alla sostanza dopante, l'atleta può chiedere un nuovo test per verificare il risultato.

Questo viene effettuato sul secondo campione presente e prelevato al momento del test antidoping (in questo caso, dopo Udinese-Juventus).

Com'è noto, Paul Pogba, dovesse essere confermata la positività al test antidoping effettuato dopo Udinese-Juventus, rischia una squalifica fino a 4 anni, che metterebbe a serio rischio la sua carriera.