Il francese è tornato anche sul caso del rapimento e delle minacce ricevute "È stato triste, erano persone che mi stavano a cuore. Li consideravo tutti fratelli. Nel quartiere ci frequentiamo tutti insieme, siamo cresciuti insieme... Non si può immaginare una cosa del genere. Il mio silenzio era per proteggere tutti. Mia moglie si è accorta che ero più distante, che c'era qualcosa sotto, ma ho cercato di tenerlo per me, sperando di risolvere il problema il prima possibile, di passare ad altro. Alla fine ho parlato di un investimento con il mio banchiere e il mio avvocato, per pagare quello che mi veniva chiesto. Poi sono crollato. Durante il periodo di digiuno del Ramadan,ho chiesto aiuto all'unica persona che poteva aiutarmi: Allah. Ho pregato e qualcosa è scattato. Ho deciso di parlare. Mi sono detto che, anche se fossi dovuto morire, questo denaro sarebbe dovuto andare ai miei figli, alla mia famiglia. Non li avrei buttati via. Se mi sono visto morire? Quando ti rapinano, quando ti puntano una pistola in faccia, non hai il tempo di pensare, dici di sì a tutto".