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Pioli KessieGetty Images

Pioli rivuole Kessié alla Fiorentina: dalle incomprensioni iniziali allo Scudetto, il rapporto tra i due al Milan

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Franck Kessié può tornare in Italia. Non alla Roma o alla Juventus, le due squadre a cui è già stato accostato: alla Fiorentina, che secondo Sky avrebbe individuato in lui l'obiettivo principale per rinforzare il proprio centrocampo.

Attualmente all'Al Ahli, in Arabia Saudita, Kessié tornerebbe così in Italia dopo tre anni dall'addio, datato estate 2022. Addio - destinazione Barcellona - concretizzatosi non senza polemiche, a parametro zero, senza portare un solo euro nelle casse del Milan. La squadra con cui aveva appena vinto lo Scudetto.


Chi era l'allenatore di quel Milan? Proprio Stefano Pioli. Ovvero colui che da qualche giorno è tornato a guidare la Fiorentina, e a cui non dispiacerebbe poggiare nuovamente il proprio centrocampo su Kessié, come ai tempi di Milano.

  • LE DIFFICOLTÀ INIZIALI

    E dire che il rapporto tra Pioli e Kessié non era decollato immediatamente. I due avevano avuto qualche problema nel capirsi l'un l'altro al momento del ritorno a Milano dell'allenatore parmense, che nella città meneghina aveva già guidato l'Inter.

    "Con Kessie c’è stato qualche problema all'inizio, poi ci siamo capiti e ora è indispensabile per il mio Milan - ha raccontato Pioli a Sky nel 2020 - E poi è sempre positivo anche nei momenti difficili della gara, i compagni glielo riconoscono".

    Nel dicembre del 2019 Kessié era stato escluso dai convocati per una partita di campionato contro la Juventus. Pioli l'aveva visto svogliato in allenamento e non gli aveva fatto sconti. Poi, pian piano, tutto si era sistemato.

    "Nulla di grave con Pioli, con lui mi trovo bene - raccontava Kessié a Sportmediaset - Non ho giocato contro la Juve ma ero infortunato in settimana e poi ho sono arrivato un po' in ritardo, per questo non mi ha convocato, è stata una decisione dell'allenatore, niente di grave. La prova è che poi mi ha fatto giocare, non ha niente contro di me e viceversa".

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  • LO SCUDETTO VINTO ASSIEME

    Paradossalmente, Kessie è stato meno dominante nell'anno dello Scudetto (2021/2022) rispetto alla stagione precedente. Quella in cui ha espresso pienamente il proprio potenziale, diventando per larghi tratti dominante e contribuendo a riportare il Milan in Champions League dopo 7 anni.

    I numeri individuali di quell'annata sono impressionanti per un centrocampista: 37 presenze in campionato, 13 reti, 6 assist. Nell'anno del titolo Kessié si è "accontentato" di collezionare 31 presenze e 6 reti, rimanendo importantissimo ma condividendo il palcoscenico con Sandro Tonali, suo partner perfetto e vero uomo copertina del centrocampo rossonero.

    Su di loro Pioli ha poggiato le fondamenta della squadra campione d'Italia: su Kessié, su Tonali, ma anche su Ismael Bennacer. Consegnando all'ivoriano compiti diversi a seconda dei momenti della stagione e ricavandone un rendimento di alto livello.

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  • "NON FISCHIATELO"

    Kessié, nell'anno dello Scudetto, si è comportato da professionista. Aveva il contratto in scadenza al termine di quel campionato, sapeva già che non l'avrebbe rinnovato e che avrebbe lasciato il Milan. Ma è stato lo stesso uno dei protagonisti dell'impresa.

    Il malumore della gente nei confronti dell'ex atalantino, durante quell'annata e nonostante la presenza del Milan al top della classifica, a un certo punto è divenuto evidente. Per il rendimento a tratti sottotono di Kessié e, appunto, per la questione contrattuale. San Siro era arrivato a fischiarlo, inducendo Pioli a farsi avanti con un appello pubblico nei confronti del tifo rossonero.

    "Non penso sia la cosa giusta da fare. Quando faccio la formazione non mi interessa chi ha rinnovato e chi no", diceva il tecnico al termine di un Milan-Sampdoria vinto 1-0 nel febbraio del 2022, durante il quale Kessié era stato contestato con cori e striscioni.

    L'ivoriano ha trascorso un anno con la valigia e alla fine, senza sorprese, se n'è andato dopo aver conquistato lo Scudetto. Lo ha preso il Barcellona a parametro zero, concretizzando effettivamente lo strappo col Milan.

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  • DI NUOVO IN COPPIA?

    Tre anni dopo, Pioli e Kessié possono tornare a lavorare in coppia. Non al Milan: alla Fiorentina. Andrà vinta la resistenza dell'Al Ahli, che vorrebbe l'ivoriano nella propria rosa per un altro anno, ma intanto il nuovo/vecchio allenatore viola ha già deciso su chi puntare.

    Kessié porterebbe esperienza e mentalità vincente alla Fiorentina, oltre a rinforzare numericamente un centrocampo bisognoso di rinforzi dopo gli addii per fine prestito delle scorse settimane: quelli di Adli, di Cataldi, di Bove.

    Pioli conosce bene Kessié, sa quel che l'ivoriano può dare e come debba essere spronato per raggiungere l'apice. Come in quel favoloso 2020/2021. E come nell'anno dello Scudetto.

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