Pioli e il nuovo leader del Milan: "Ibrahimovic capobranco, ma Maignan è un riferimento"

Pioli ha poi parlato dei nuovi arrivati: da Loftus-Cheek a Pulisic, passando per Reijnders. L'allenatore rossonero è soddisfatto.

"Loftus-Cheek è un giocatore forte che abbina fisicità e qualità, a cui piace inserirsi e che vorrei con continuità nell'area avversaria. Reijnders è un giocatore di qualità, che si muove bene, intelligente: può essere anche pericoloso nella zona offensiva perché ha una buona conclusione. Ha qualche goal, e può servire. Pulisic? E' 'giocatore': quando dico 'giocatore' intendo quei giocatori che sanno fare la cosa giusta al momento giusto, e quando hai a disposizione questo tipo di giocatori le cose diventano più semplici. Può giocare in tanti ruoli: è diverso da quelli che abbiamo".

Nel corso dell'intervista, Pioli ha parlato della nuova "pelle tattica" della formazione rossonera, che dovrebbe adottare il 4-3-3.

"Se può essere il 4-3-3 un cambiamento? Può essere, ma molto dipenderà dalle conoscenze che avremo sul campo e se arriverà qualche altro nuovo giocatore. Potremmo usare altri sistemi di gioco, ma siamo abituati all'interno della stessa partita ad avere posizioni differenti. Sarà bisogno avere grande spirito perché ci sarà bisogno di tempo".

Un'altra stagione molto importante, quella di Rafael Leao, culminata con il rinnovo e la promessa al Milan: per lui Stefano Pioli stravede, anche in termini di ulteriore crescita.

"Per quello che vedo e sta dimostrando Rafa non solamente sul campo e negli atteggiamenti mi aspetto una crescita ulteriore. Credo che abbia margini di miglioramento importanti, anche se è già arrivato a livelli alti".

Non è stato facile dire addio a Zlatan Ibrahimovic, anche per tutto ciò che ha rappresentato: Stefano Pioli, però, ha individuato un nuovo leader del Milan.

"Ibrahimovic è stato il capobranco di questa squadra: non c'è nessuno che può prendere il posto di Zlatan, perché Zlatan è Zlatan. Se ti dicessi in questo momento il nome di un giocatore che ha grande ascendenza nei propri compagni e che è un leader, quello è Mike Maignan. Perché Mike ha una mentalità e un'ossessione per cercare di essere il migliore tutti i giorni che può essere contagiosa. E' un punto di riferimento per me".