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Pimenta SFSSFS

Pimenta controcorrente: "Trattare un giocatore come un asset è offensivo, è una persona"

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Ha sostanzialmente ereditato l'impero costruito nel corso degli anni da Mino Raiola, ma lo porta avanti continuamente seguendo la sua stessa filosofia: Rafaela Pimenta è uno dei procuratori sportivi più noti nel mondo del calcio.

"Qual è la prima cosa che si dice per vendere un giocatore? La prima cosa che si dice è: ‘Ne hai bisogno? E quanto ne hai bisogno?’, perché se tu sei sotto la pioggia e non hai l’ombrello, quello assume un valore, altrimenti un altro. La valutazione si fa a seconda del bisogno e della persona".

Con queste parole ha esordito alla sesta edizione del Social Football Summit, all'Olimpico di Roma, parlando del rapporto tra agenti e società nella valutazione di un giocatore.

  • PIMENTA: "I BENCHMARK VALGONO, MA NON SONO RIFERIMENTI"

    Nel corso del panel, Pimenta ha parlato dell'utilità dei dati raccolti dagli istituti di benchmark circa il valore di uno o l'altro giocatore.

    "Se è utile avere un valore di riferimento? È utile, credo molto in quello che viene studiato perché si capisce la tendenza di una particolare situazione. Io aggiungo alla componente “dell’urgenza” di un certo affare il concetto della “persona”: io sono sempre “pro data”, possono aiutare a capire, ma poi c'è la persona, come si comporta, come mangia. Se giocatori guardano i benchmark? Mai conosciuto un giocatore che ha guardato il suo valore. A me interessa il valore, ma non è riferimento quando vado a parlare dei direttori".

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  • PIMENTA: "OFFENSIVO TRATTARE UN GIOCATORE COME UN ASSET"

    Poi, sul palco del Social Football Summit, Pimenta ha parlato della considerazione del giocatore come "un asset", dicendo la sua in maniera diretta.

    "Come facciamo il prezzo di un giocatore e come inseriamo delle clausole? Trovo molto interessante parlare di giocatore come di un asset, ma come la vedo io è un’offesa, perché si parla di un giocatore che per me è una persona, un amico, una persona di famiglia, e trattarlo come un asset è come se parlo delle vostri mogli come un asset".

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  • PIMENTA: "GIOCATORI ACCETTANO DI ESSERE TRATTATI COME MONETA"

    Una parentesi dovuta, poi, Pimenta la apre sulla componente umana dei calciatori e delle loro scelte rivolte alla carriera.

    "Il giocatore accetta di essere trattato come moneta. Per forza deve essere partecipe di quale sia il prezzo, perché stiamo parlando di lui: se per le società per forza deve avere un prezzo, dall'altra parte devono considerare che in mezzo ci sono in gioco una carriera e una vita. Se perde l’opportunità della vita può essere depresso o non far mangiare la sua famiglia, se le cose vanno male. Serve una exit strategy. Non posso capire il concetto che sta portando a ‘questo è il tuo prezzo, se non è così non ti puoi muovere’, perché se non sei contento dove lavori puoi andare via".

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  • HAALAND E IL VALORE DI UN MILIARDO

    Più volte si è discusso delle dichiarazioni che Pimenta ha rilasciato nel corso degli anni sul valore di Erling Haaland: al Social Football Summit ha chiarito questo punto.

    "Mino Raiola diceva ‘non hanno prezzo’ come le opere d’arte? Secondo me si deve dare un prezzo quando si firma il contratto, ma qual è il prezzo? Per me non c’è, e dicono che sono matta quando dico che Haaland ha un valore di un miliardo. Non dico che il prezzo è di un miliardo o che la clausola è di un miliardo, ma se contiamo tutto ciò che ruota attorno a lui ci sarà un ricavo che può arrivare a un complessivo di un miliardo. Il trasferimento poi può avvenire con questo prezzo? Ma assolutamente no".

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