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Ranieri JuventusGetty Images

Perché Ranieri ha lasciato la Juventus: "Non sono stato mandato via"

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"Non sono stato mandato via dalla Juve. Dirò la verità quando smetto". Claudio Ranieri, 72 anni e una lunghissima carriera da allenatore alle spalle, è pronto a sfidare di nuovo i bianconeri dopo averli allenati per due stagioni dal 2007 al 2009.

Poi l'improvviso divorzio, a un paio di giornate dalla fine del campionato, e la sostituzione con Ciro Ferrara quando la squadra si trovava al terzo posto in classifica.

Un cambio su cui ancora oggi vige un certo alone di mistero, dato che risultati alla mano Ranieri alla Juventus aveva svolto un ottimo lavoro negli anni difficili del ritorno in Serie A post Calciopoli.

Ma come sono andate le due stagioni di Ranieri alla Juventus? E cosa c'era dietro il divorzio con i bianconeri?

  • SUBITO IN CHAMPIONS

    Conquistata la promozione immediata dalla Serie B alla Serie A sotto la guida di Didier Deschamps, dopo un burrascoso addio con l'attuale Ct della Francia, la società decide di affidare la panchina della Juventus a un uomo d'esperienza come Claudio Ranieri.

    Il tecnico viene presentato dall'amministratore delegato di allora, Jean Claude Blanc.

    "Grazie alla Juve che mi ha scelto, questo mi riempie di orgoglio. È una scelta bella, difficile ed elettrizzante. A me non piace promettere e poi non mantenere. Non è vero che la Juventus si stia ridimensionando: sta crescendo per tornare a vincere al più presto. C'è da lavorare sodo, c'è un progetto bello e ambizioso per recuperare posizioni. I tifosi stiano tranquilli: faremo di tutto per fare bene sui campi d'Italia e d'Europa.La società ha detto di voler tornare ai vertici in 5 anni, noi cercheremo di bruciare le tappe", promette Ranieri.

    Promessa mantenuta eccome riportando subito la Juventus in Champions League. I bianconeri chiudono il campionato al terzo posto, anche grazie all'exploit realizzativo di capitan Del Piero che si laurea capocannoniere della Serie A con 21 reti.

    Nel cammino spicca la vittoria ottenuta a 'San Siro' contro l'Inter con goal di Camoranesi e Trezeguet, ovvero due dei senatori che erano scesi in B con la Vecchia Signora.

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  • LA ROTTURA A DUE GIORNATE DALLA FINE

    Nella stagione successiva, inevitabilmente, le aspettative dell'ambiente si alzano. L'inizio è incoraggiante: la Juventus supera brillantemente la fase a gironi della Champions League battendo sia all'andata che al ritorno il Real Madrid, un trionfo condito dalla splendida doppietta di Del Piero al 'Bernabeu' con annessa standing ovation dei tifosi di casa.

    Il cammino europeo della Juventus si conclude agli ottavi contro il Chelsea, mentre in campionato i bianconeri iniziano a stentare. Così, quando mancano solo due giornate alla fine del campionato, la società decide di esonerare Claudio Ranieri e affidare la panchina a Ciro Ferrara.

    La paura è quella di scivolare al quarto posto, che allora non valeva l'accesso diretto in Champions League. Alla fine, invece, la Juve centra due vittorie e chiude addirittura al secondo posto migliorando quindi il piazzamento della stagione precedente.

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  • PERCHÈ RANIERI HA LASCIATO LA JUVE

    Il tecnico del Cagliari, come detto, ha promesso di raccontare cosa sia successo tra lui e la Juventus solo quando smetterà di allenare ma in realtà, qualche tempo fa, Ranieri intervistato dal 'Corriere dello Sport' aveva dato qualche anticipazione: "Non eravamo più d’accordo sui piani di mercato. Mi fu detto che i giocatori li decidevamo e prendevamo in tre: io, il ds Secco e l’amministratore delegato Blanc. Arrivò una scelta su cui non concordavo, mi dissero che loro due invece erano d’accordo. E io risposi: “Benissimo, allora vado via io”. Poi che mi esonerarono a due giornate dalla fine conta poco".

    Ma chi era il giocatore in questione? A svelarlo è stato sempre Ranieri: "Posso anche dirlo, eraCannavaro. Era un grande giocatore, ma io facevo un discorso di linearità, non mi sembrava giusto: erano scesi in B in sei riportando la squadra in A. Perché riprendere uno che intanto era andato al Real e avevo vinto uno scudetto? Poi fece anche bene Cannavaro, il mio era un discorso di correttezza. E non c’entra lo spogliatoio".

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  • IL POST JUVE DI RANIERI

    Poco male, Ranieri resta senza panchina solo qualche mese dato che a settembre 2009 ha la possibilità di allenare la squadra del suo cuore ovvero la Roma, dove succede al dimissionario Luciano Spalletti.

    Poi l'Inter, il Monaco, l'avventura da Ct della Grecia e il Leicester, club con cui conquista la storica Premier League nel 2015/16.

    Un trionfo più che meritato per un allenatore sempre troppo poco considerato dalla critica.

    Oggi, a 72 anni, Ranieri è tornato nella 'sua' Cagliari, la città da cui tutto era partito nel lontano 1988. Una scelta di cuore ma anche l'ennesima sfida di una carriera leggendaria.

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