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Juric Fiorentina Roma Serie AGetty

Perché la Roma non esonera Juric: la scelta della società dopo Verona e gli scenari futuri

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Ivan Juric resta l'allenatore della Roma, almeno per ora. Nonostante la sconfitta di Verona e le pressioni della piazza, la società ha confermato la fiducia all'attuale tecnico.

Più che una scelta, si tratta di una necessità contingente dato che già mercoledì la squadra giallorossa volerà a Bruxelles per la gara di Europa League.

In panchina contro l'Union Saint-Gilloise ci sarà ancora Juric, quindi. Ma le prossime due partite potrebbero cambiare di nuovo tutto.

  • LA COMUNICAZIONE ALLA SQUADRA

    Secondo quanto riporta 'La Gazzetta dello Sport', lunedì mentre si rincorrevano le voci su un possibile esonero, il direttore sportivo Ghisolfi ha comunicato ufficialmente alla squadra che Juric sarebbe rimasto al suo posto.

    Un modo per responsabilizzare ulteriormente i giocatori e cercare di rafforzare la traballante posizione dell'attuale tecnico.

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  • JURIC RESTA: I MOTIVI

    Ma cosa c'è realmente alla base della scelta di confermare Juric?

    Come detto la Roma giovedì sarà impegnata in Europa League e domenica pomeriggio scenderà di nuovo in campo all'Olimpico contro il Bologna.

    I tempi tecnici per un esonero immediato di Juric, insomma, erano strettissimi. Anche perché ad oggi un sostituto non c'è.

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  • ESONERO DURANTE LA SOSTA?

    Se le cose dovessero mettersi male anche nelle prossime due partite, la posizione di Juric tornerebbe pesantemente in discussione.

    Anche perché, dopo Roma-Bologna, la società potrebbe sfruttare la pausa per cercare con relativa calma il successore dell'attuale tecnico.

    Una scelta che, data la delicata situazione, andrà ponderata con grande attenzione. Il rischio di fare precipitare la stagione verso l'abisso è altissimo.

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  • CHI DOPO JURIC: I NOMI DEI POSSIBILI SUCCESSORI

    Detto che ad oggi non risultato contatti con Claudio Ranieri e Daniele De Rossi, quest'ultimo peraltro ancora sotto contratto per altri tre anni, la società giallorossa ha già sondato alcuni nomi.

    Il primo è stato quello di Paulo Sousa, ex tecnico di Fiorentina e Salernitana, la cui clausola rescissoria per liberarsi subito dallo Shabab Al-Ahli è però altissima.

    Un approccio sarebbe stato tentato anche con Roberto Mancini, fresco di divorzio con l'Arabia Saudita. Da non escludere la pista estera col nome di Frank Lampard che ha iniziato insistentemente a circolare negli ambienti romani.

    Ma con i Friedkin, come dimostrano i precedenti di Mourinho e De Rossi, le sorprese restano dietro l'angolo.

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