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Raspadori Chiesa ReteguiGetty Images

Perché la Juventus vuole un altro attaccante: tra il vice Vlahovic e la posizione di Chiesa e Milik

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"Vogliamo puntellare ancora la squadra con un calciatore per reparto per dare al mister il massimo di quello che possiamo fare in questo momento".

Cristiano Giuntoli, durante la presentazione di Thiago Motta andata in scena la scorsa settimana, è stato piuttosto chiaro su quello che la Juventus dovrà fare prima della fine del mercato: rinforzare la rosa in tutti i settori del campo.

Perché sì, il centrocampo ha già accolto Douglas Luiz e Thuram e potrebbe accogliere anche Koopmeiners. E in difesa il prescelto è Todibo. Ma anche in attacco, nei piani della dirigenza bianconera, qualcosa dovrà essere fatto.

  • DA RASPADORI A RETEGUI: I NOMI

    I nomi? Tanti, come spesso accade durante le convulse giornate estive. Tuttosport rilancia oggi i nomi di Giacomo Raspadori e di Mateo Retegui, entrambi reduci dagli Europei disputati in maglia azzurra. Senza dimenticare Giovanni Simeone, che pare destinato a lasciare il Napoli ed è stato avvicinato anche alla Lazio per il post Immobile.

    Il preferito tra i tre sembra essere Raspadori, attaccante duttile come già dimostrato sia al Napoli che in Nazionale: sa fare l'esterno offensivo, la seconda punta ma anche e soprattutto la prima in caso di necessità. Il che, a ben vedere, farebbe al caso della Juventus.

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  • VICE VLAHOVIC

    I bianconeri sono infatti intenzionati a portare a casa un nuovo vice Vlahovic e inserirlo nella rosa di Motta. Questo, mentre continua la caccia all'atalantino Koopmeiners, è uno dei traguardi che Giuntoli e il tecnico si sono prefissati.

    Il serbo, nonostante un Europeo da dimenticare sia dal punto di vista individuale che collettivo, è e rimane un punto fermo della Juventus. Un anno dopo il mancato trasferimento al Chelsea, e di conseguenza il mancato scambio con Romelu Lukaku, DV9 si è riconquistato la fiducia di tutto l'ambiente. Il 9 è lui, il bomber è lui. Ma, appunto, serve qualcuno che gli copra le spalle.

    Il nome di Raspadori circola da tempo nei radar juventini, quello di Retegui è stato riproposto con discreta forza negli ultimi tempi, quello di Simeone è duro a morire: da qui la Juve potrebbe pescare il nuovo componente dell'attacco.

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  • Arkadiusz Milik Lazio Juventus Coppa ItaliaGetty

    E MILIK?

    La domanda è consequenziale: ma Arek Milik che fine farà? Una questione lecita, se è vero che nominalmente sarebbe lui, che oggi fa parte a tutti gli effetti della rosa della Juventus, il vice Vlahovic.

    Milik ha un contratto con la Juve per altri due anni, ma pare non rientrare nelle strategie di Thiago Motta per il prossimo anno. E tutto questo nonostante, già all'inizio di giugno, l'ex napoletano facesse professione di fiducia dal ritiro della Polonia.

    "Non ho alcuna intenzione di andarmene - diceva - ho un contratto fino al 2026 e nessuno mi ha comunicato la volontà di vendermi. Qui mi trovo bene".

    In realtà il mercato sta bussando. Sia in Italia che all'estero. Dal Brentford al West Ham, passando per il Siviglia, sono tante le formazioni interessate a Milik. Mentre in Serie A si è parlato del Genoa, ovvero la squadra da cui potrebbe arrivare Retegui.

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  • LA SITUAZIONE DI CHIESA

    A chiudere, naturalmente, non si può non menzionare la situazione di Federico Chiesa. Situazione ormai nota: il contratto in scadenza nel 2025, le "difficoltà caratteriali" di cui ha parlato qualche giorno fa l'ex compagno Leonardo Bonucci, un ruolo non centrale nelle dinamiche di Thiago Motta.

    Chiesa è sull'uscio, ma chi ha davvero intenzione di strapparlo alla Juventus? Le ipotesi si stanno sprecando: praticamente scemata la Roma, che sta puntando su Soulé, rimangono proprio il Napoli (scambio con Raspadori?) o l'estero. Con l'Inter sullo sfondo, ma per il 2025.

    Anche l'ex viola ha disputato un Europeo deludente, se si eccettua l'esordio contro l'Albania. E anche lui ha il futuro assolutamente indefinito. Una volta scaduto il permesso matrimoniale che lo ha esentato dal presentarsi in ritiro, tutti i nodi dovranno necessariamente venire al pettine.

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