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Allegri Juventus EmpoliGetty Images

Perché la Juventus cerca un centrocampista offensivo: più soluzioni per Allegri

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Non è stata una sessione di calciomercato da "grandi firme", ma su questo non sembravano esserci dubbi neanche alla vigilia: non sorprende, però, che negli ultimi giorni si sia acceso qualcosa in casa Juventus.

Come una lampadina, un misto tra "idea" e "necessità": perché la classifica lo consente e perché ogni tentativo può essere utile per rafforzare una formazione che, nonostante gli scetticismi legati alle premesse di inizio stagione (soprattutto quelle successive alla scorsa annata), è in scia dell'Inter.

Insomma: Massimiliano Allegri cerca un elemento in più. Un giocatore che, in mezzo al campo, possa consegnargli maggiori alternative: un centrocampista offensivo, insomma.

  • PERCHÈ LA JUVE VUOLE UN CENTROCAMPISTA OFFENSIVO: LE PREMESSE

    Partiamo dalla base del nostro discorso: l'attuale gioco della Juventus non presuppone un centrocampista offensivo nella sua espressione di "trequartista".

    Allegri ha impostato tutta la stagione, sin dall'inizio, con un 3-5-2 che ben si sposa con l'idea di un elemento che possa, da mezz'ala, inserirsi e creare scompiglio in zona goal.

    In questo senso, importantissimo è stato il contributo di Adrien Rabiot, almeno fino all'infortunio che lo ha costretto a stare lontano dal campo: stesso discorso si può dire di Manuel Locatelli.

    Tutto, però, nato da due episodi che, in qualche modo, hanno condizionato le scelte di Allegri: le squalifiche di Paul Pogba e Nicolò Fagioli.

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  • LE CAUSE: POGBA E FAGIOLI

    Facendo uno sforzo d'immaginazione, è possibile veder la Juve originariamente pensata con Pogba e Fagioli in campo.

    Con quest'ultimo in cabina di regia, il ruolo di Weston McKennie nella formazione bianconera sarebbe senza dubbio stato diverso: di minor impatto, anche come rendimento.

    Forse anche marginale, considerando Pogba: il francese, senza la squalifica, e con una condizione fisica ottimale (troppi "se", troppi "ma", troppe incognite insomma), sarebbe stato centrale nel progetto tecnico di Allegri.

    Senza questi due, in un certo senso paradossale, la Juventus ha trovato le forze giuste per crescere pure dal punto di vista tattico. E qui veniamo al discorso sul trequartista.

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  • L'ESIGENZA DI UN'ALTERNATIVA

    Alla Juventus, in questo momento, serve soprattutto un'alternativa, se possibile d'esperienza: per questo motivo, il club bianconero sta cercando un profilo che può consegnare ad Allegri le chiavi di uno sviluppo tattico in corso d'opera.

    Una mezz'ala che può spostarsi al centro, giocando praticamente da trequartista e facendo da collante tra i reparti di mediana e di attacco.

    Un profilo alla Roberto Pereyra o alla Giacomo Bonaventura, che non a caso sono i profili accostati alla Juventus negli ultimi giorni di mercato.

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  • PERCHÈ LA JUVENTUS VUOLE PEREYRA

    Pereyra è un profilo che conosce alla perfezione l'ambiente bianconero: ha già vestito la maglia della Juventus tra il 2014 e il 2016 ed è stato allenato proprio da Massimiliano Allegri.

    Insomma: si tratterebbe di un giocatore che sa cosa vuole il tecnico e che saprebbe inserirsi alla perfezione nei meccanismi tattici senza dover ambientarsi.

    I dubbi sull'affare sono relativi alle richieste dell'Udinese: quasi 4 milioni per un profilo che ha appena compiuto 33 anni. Un po' troppi.

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  • PERCHÈ LA JUVENTUS VUOLE BONAVENTURA

    In termini di età, Bonaventura non è più giovane di Pereyra, ma per lui parlano i numeri: si tratta di un giocatore che ha "il colpo", dalla sua l'imprevedibilità.

    Tempi d'inserimento perfetti e la possibilità di essere adattato anche in un ruolo diverso da quello di "collante" tra centrocampo e attacco (può, ad esempio, giocare esterno).

    Insomma: un "Jolly" di cui Allegri potrebbe aver bisogno nella seconda parte di stagione, soprattutto per intelligenza ed esperienza.

    Un presupposto fondamentale per una Juventus che vuole tenere la scia dell'Inter e che, a sorpresa, può ritornare sul mercato. Negli ultimi giorni.

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