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Arnautovic Zielinski Taremi InterGetty

Perché Inzaghi fa giocare tutte le seconde linee dell'Inter contro il Torino: una scelta obbligata tra Barcellona e PSG

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Sono passati neanche cinque giorni da una delle partite che ricorderemo a lungo e di cui si parlerà tantissimo anche negli anni a venire: il 4-3 inferto dall'Inter al Barcellona è già una pagina di storia indelebile della Champions League.

Una battaglia sportiva epica, che alla fine ha visto i nerazzurri prevalere per la conquista di un posto nella finalissima di Monaco di Baviera: appuntamento che Inzaghi ha cercato di affrontare nel modo migliore possibile in termini di formazione titolare, senza badare a ciò che sarebbe arrivato in seguito.


Il dopo dell'Inter si chiama Torino, ovvero una delle ultime possibilità di tenere ancora vivo il discorso Scudetto: nel capoluogo piemontese scenderà però in campo una squadra che definire sperimentale è forse riduttivo.

  • LA PROBABILE FORMAZIONE DELL'INTER A TORINO

    Inzaghi dovrebbe cambiare addirittura nove undicesimi della formazione schierata inizialmente martedì sera: Bisseck e Bastoni unici 'superstiti' all'interno di un undici quasi del tutto rinnovato. Tra i pali toccherà a Martinez, mentre de Vrij farà rifiatare Acerbi al centro della difesa. Riposo iniziale anche per Dumfries e Dimarco: Darmian e Carlos Augusto sugli esterni.

    In cabina di regia ci sarà Asllani, attorniato dalle mezzali Zalewski e Zielinski: novità assoluta per l'ex Roma, solitamente impiegato su una delle due corsie (maggiormente la sinistra). Cambierà anche la coppia d'attacco: spazio a Taremi e Correa, con Thuram ad accomodarsi in panchina.

    INTER (3-5-2): Martinez; Bisseck, de Vrij, Bastoni; Darmian, Zalewski, Asllani, Zielinski, Carlos Augusto; Taremi, Correa. All. Inzaghi.

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  • GLI INFORTUNATI

    Sono quattro i giocatori che non hanno preso parte alla trasferta torinese: non convocati Pavard, Frattesi, Mkhitaryan e capitan Lautaro.

    Il francese, ancora non al top per la distorsione rimediata alla caviglia sinistra, dovrebbe tornare nel prossimo turno contro la Lazio; risentimento alla muscolatura dell'addome per Frattesi, affaticato Mkhitaryan. Per quanto riguarda il 'Toro', invece, c'è stato un riacutizzarsi dell'elongazione ai flessori della coscia sinistra: risultato del sacrificio fatto per essere a disposizione in tempi record nel secondo round contro il Barcellona, per cui ha fatto di tutto pur di essere a disposizione.

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  • LE FATICHE EUROPEE

    Turnover quanto mai obbligato per Inzaghi, chiamato a una rotazione importante dopo l'immane sforzo profuso martedì sera per eliminare il Barcellona e approdare in finale di Champions League.

    Un dispendio enorme sia dal punto di vista fisico che mentale in oltre 120 minuti di corse e lotte: non è un mistero il fatto che la massima competizione europea prosciughi energie psichiche a dismisura, e la stessa Inter ne sa qualcosa.

    Il riferimento è alla sfida di Bologna andata in scena il giorno di Pasqua, arrivata tre giorni dopo il 2-2 col Bayern Monaco: nerazzurri del tutto irriconoscibili al 'Dall'Ara', puniti dalla magia di Orsolini in pieno recupero.

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  • GESTIONE VERSO LA FINALE DI MONACO

    Alla grande sfida mancano ancora venti giorni, ma Inzaghi non può non cominciare a pensare al confronto col PSG: almeno per quanto concerne la gestione delle forze nella marcia d'avvicinamento all'ultimo atto della Champions League.

    La mancata convocazione di Lautaro, d'altronde, è un chiaro segnale in tal senso: l'argentino ha fatto di tutto pur di esserci martedì sera, ma rischiarlo di nuovo avrebbe significato andare incontro molto probabilmente a un nuovo stop, stavolta più grave e di conseguenza più lungo.

    Un'eventualità che in casa Inter non possono proprio permettersi: arrivare alla finale nelle condizioni migliori è la priorità, anche a costo di sacrificare qualcosa sul fronte Scudetto dove ormai i nerazzurri non sono più i padroni del loro destino.

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  • LA SCELTA DEL PSG

    Sulla stessa lunghezza d'onda anche i futuri avversari del PSG, dove si è deciso di concedere cinque giorni di riposo a sette giocatori.

    “In accordo con i direttori sportivi - si legge nel comunicato emesso dal club parigino - e lo staff tecnico, Gianluigi Donnarumma, Achraf Hakimi, Marquinhos, Nuno Mendes, Willian Pacho, Fabian Ruiz e Vitinha sono stati lasciati a riposo. Riprenderanno gli allenamento collettivi mercoledì prossimo“.

    Tutti loro non hanno preso parte alla vittoriosa trasferta di Montpellier in Ligue 1, dove la pratica è già ampiamente chiusa da tempo e i punti di vantaggio sul Marsiglia secondo sono addirittura diciannove: al contrario dell'Inter, ancora in piena lotta per il titolo nel duello col Napoli dell'ex Conte.

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