Perché l’Inter gioca con la maglia gialla e non nerazzurra la finale di Champions League contro il PSG

Tutto nasce dal sorteggio della fase a eliminazione diretta di Champions League, che per il PSG è iniziata con il playoff e per l’Inter direttamente agli ottavi di finale: i francesi sono stati inseriti nella parte sinistra del tabellone, gli italiani invece in quella destra.

Ora che entrambe le formazioni sono arrivate in finale, di conseguenza, il PSG è la squadra che formalmente gioca “in casa”, nonostante un vero e proprio fattore casalingo non esista. E dunque è la formazione delle due che ha il diritto di scelta della maglia: i parigini hanno deciso così di giocare con la casacca home.

“In vista della grande sfida - ha confermato l’Inter - la UEFA ha ufficializzato i kit che le due squadre vestiranno in occasione della partita: il PSG, che formalmente sarà la squadra di casa come aveva stabilito il sorteggio del tabellone nei mesi scorsi, giocherà la finalissima con il suo tradizionale Home Kit, caratterizzato dai colori blu, rosso e bianco, gli stessi che rappresentano la città di Parigi. Nello specifico la squadra di Luis Enrique vestirà la maglia blu con una riga centrale rossa, con pantaloncini e calzettoni blu e i dettagli del kit di colore bianco. Divisa completamente verde per il portiere”.

Ciò significa che l’Inter, al contrario, è la squadra che formalmente gioca “in trasferta” la finale di Monaco di Baviera. Per questo il club meneghino non può scendere in campo con la propria maglia home, quella nerazzurra, utilizzata nella maggioranza delle partite disputate in questa stagione: divisa che evidentemente si confonderebbe con il blu del PSG.

“L'Inter, squadra ufficialmente in trasferta, giocherà invece con il Third Kit di questa stagione - ha spiegato il club - I ragazzi di Simone Inzaghi vestiranno dunque la divisa gialla caratterizzata da un design che richiama dettagli e simboli della città di Milano di colore nero. Questa sarà la divisa dei dieci giocatori di movimento: il portiere dell'Inter invece scenderà in campo con un completo totalmente arancione”.

L’Inter aveva quindi due opzioni: o giocare con la maglia bianca o con quella gialla, rispettivamente la seconda e la terza. Com’era emerso già qualche settimana fa, alla fine la formazione di Inzaghi ha optato per quest’ultima scelta, seppur particolarmente insolita.

Una motivazione ufficiale non esiste: si è trattato appunto di una scelta dell’Inter. Ma di mezzo c’è anche un pizzico di scaramanzia, visto che con la maglia gialla in questa edizione di Champions League Lautaro e compagni hanno conquistato due vittorie su due, imponendosi sempre in trasferta contro Sparta Praga e Feyenoord.

Proprio l’Inter ha descritto il giallo della casacca, e l’arancione della maglia di Sommer, come “tonalità che per diversi anni hanno rappresentato il colore della terza divisa del Club, tornate con grande forza nella stagione 2024/25: durante questa Champions League i nerazzurri hanno indossato questa divisa nella trasferta contro lo Sparta Praga alla settima giornata della League Phase (0-1, Lautaro) e in occasione della vittoria contro il Feyenoord a Rotterdam nell'andata degli ottavi di finale (0-2, Thuram, Lautaro)”.

Di questo argomento ha parlato anche Nicolò Barella, che venerdì, alla vigilia della finale, è intervenuto in conferenza stampa assieme a Lautaro Martinez per analizzare i temi della grande notte bavarese.

Secondo il centrocampista sardo, la scelta della maglia da utilizzare nella finale contro il PSG è stata della squadra, che alla fine ha optato per la divisa gialla in luogo di quella bianca.

"Perché giochiamo con questa? Ci siamo confrontati, avevamo delle opzioni ed è ricaduta su quella gialla - ha detto Barella - Niente di particolare, è una maglia che ci piace".