Ma quindi il problema principale è davvero la stanchezza dovuta ai troppi impegni?
Beh, senza dubbio questa è una delle ragioni principali: la squadra di Conte è apparsa davvero sulle gambe nella trasferta in Portogallo. Ma questo non può - e non deve - diventare una giustificazione.
L’obiettivo del Napoli nella scorsa stagione era tornare a giocare la competizione più importante di tutte, la Champions League, e questo traguardo è stato raggiunto nel migliore dei modi, con la conquista dello Scudetto.
Ora però bisogna fare i conti con la pesantezza del doppio impegno, che inevitabilmente consuma energie lungo il percorso, e fermarsi è vietato.
A complicare tutto c’è la lunga lista di infortuni: ben sette giocatori chiave erano assenti in Portogallo. A questo si aggiunge la scarsa fiducia riposta in alcuni dei nuovi arrivati.
Lucca, acquistato per garantire rotazioni continue in attacco, ha finora dato poche risposte sul campo. Anche contro il Benfica Conte gli ha concesso appena un quarto d’ora, in cui ha perso tre dei sei palloni toccati, senza completare alcun passaggio.
Insomma: serve qualcosa in più anche da chi parte dietro nelle gerarchie.