Perché gli Urawa giocano il Mondiale? Come si sono qualificati e da dove vengono

Gli Urawa Red Diamonds sono stati fondati nel 1950 e hanno sede a Saitama, città del Giappone che conta oltre un milione di abitanti.

Questo club è stato uno dei 'padri fondatori' nel 1993 del massimo campionato nipponico professionistico, a cui ha ovviamente preso parte concludendo la stagione al decimo posto.

In concomitanza con l'iscrizione alla lega professionistica, la società ha assunto l'attuale denominazione abbandonando quella precedente di Mitsubishi Heavy Industries, essendo nata come sezione calcistica del circolo sportivo aziendale della Mitsubishi con sede a Kobe.

La certezza della partecipazione al Mondiale del Club degli Urawa Red Diamonds si è avuta grazie alla vittoria della Champions League asiatica, avvenuta nel 2022 in seguito al successo sui sauditi dell'Al-Hilal nella finalissima.

Così come gli Urawa, hanno staccato il pass anche lo stesso Al-Hilal e gli emiratini dell'Al Ain, rispettivamente vincitori delle edizioni 2021 e 2023/24. L'altra squadra asiatica qualificata è l'Ulsan HD, grazie al miglior ranking per i risultati conseguiti negli ultimi anni.

Gli Urawa sono la società giapponese con più vittorie all'attivo nella Champions League asiatica: la medaglia d'oro è arrivata, oltre che nel 2022, anche nel 2007 e nel 2017.

Tra i trofei vinti figurano anche quattro campionati risalenti all'era pre-professionistica e quello conquistato nel 2006, unico dopo quel 1993 che ha agito da anno spartiacque per lo sviluppo dell'intero movimento calcistico nipponico.

Il tecnico Skorza è solito schierare gli Urawa con il 4-2-3-1, modulo con cui la formazione giapponese si è contrapposta al River Plate durante la prima uscita nel Mondiale.

In avanti è stato impiegato in qualità di unica punta Matsuo, supportato sulla trequarti da Kaneko, Matheus Savio e Watanabe. In mediana Yasui e Gustafson, quest'ultimo elogiato da Chivu in conferenza stampa alla domanda su quale fosse il giocatore della rosa giapponese da tenere in grande considerazione in vista del calcio d'inizio.

In difesa spazio per Naganuma e Ishihara sulle corsie esterne, con Danilo Boza e il capitano norvegese Hoibraten al centro. Tra i pali Nishikawa.