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Yildiz Vlahovic Chiesa Juventus HDGOAL

Perché un tridente Chiesa-Vlahovic-Yildiz alla Juventus non è possibile (con Allegri)

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All'ora di gioco, allo stadio Artemio Franchi, il "parricidio" viene rimandato, ancora una volta. Massimiliano Allegri non snatura il suo stile, né la filosofia che ha voluto imprimere alla Juventus, preferendo nuovamente la sfacciata prudenza a una più interessante e spregiudicata malizia tecnica.

Insomma, per dirla in termini pratici: toglie Federico Chiesa e inserisce Kenann Yildiz, alimentando il senso dei dubbi che da mesi animano i tifosi bianconeri. Spegnendo le speranze legate al tridente, pure.

I motivi che hanno spinto Allegri a effettuare la sostituzione verranno spiegati dallo stesso tecnico nel post-match, ma a rimanere, permeando sul tessuto dei social (e non solo), è la domanda che, una volta in più, ha caratterizzato le analisi sul gioco espresso dalla Juventus. Perché un tridente composto da Chiesa, Vlahovic e Yildiz non è possibile?

  • IL TRIDENTE "SBAGLIATO"

    Prima di analizzare i motivi veri e propri, bisogna precisare che l'ipotesi di un tridente alla Juventus, con Massimiliano Allegri in panchina, è stata già portata avanti nel corso degli ultimi mesi.

    Proprio nel momento maggiormente complicato, per i bianconeri, alla vigilia della sfida contro il Frosinone (dopo, quindi, le gare in Serie A contro Empoli, Inter, Udinese e Verona), il tecnico livornese alla Continassa ha lavorato a un trio d'attacco che, però, non includeva Yildiz.

    Nei progetti originari, infatti, c'era la possibilità di spostare l'attaccante Azzurro a destra e quella di avanzare Andrea Cambiaso nel reparto offensivo.

    Contro il Frosinone, però, Allegri proporrà alla fine un 3-5-2 con Chiesa e Vlahovic coppia d'attacco e Cambiaso quinto a destra. Yildiz entrerà nella ripresa al posto di Chiesa.

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  • I DIECI MINUTI CONTRO IL VERONA

    C'è da precisare, comunque, che Allegri ha già provato, pur a gara in corso, un tridente composto da Chiesa, Vlahovic e Yildiz ed è accaduto contro il Verona, sempre a febbraio.

    Per quasi dieci minuti, il tecnico livornese ha proposto una delle soluzioni più caldeggiate dalla piazza, togliendo Filip Kostic e inserendo Federico Chiesa, con Kenan Yildiz e Dusan Vlahovic in campo.

    Un'occasione più unica che rara che ha fatto seguito al pareggio di Adrien Rabiot, per quello che poi sarà il 2-2 finale: al 66', togliendo Yildiz, ha spento la possibilità di vedere per più tempo all'opera i tre. Con grande delusione.

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  • "NON FACCIO IL POLITICO"

    Nella più famosa (recente) lite di Massimiliano Allegri in diretta TV, a Sky Sport, portata avanti con Gianfranco Teotino, il tecnico livornese ha risposto alle domande sulle scelte con una frase che, consegnata alla storia del campionato, diventerà emblematica.

    "Io non faccio il politico", e ancora: "Non è che devo andar dietro al pubblico". E tante altre questioni.

    Non è la prima volta che Allegri prende posizione in maniera netta, riferendosi alle sue scelte. In questo senso va letto il suo atteggiamento spesso "integralista". Ma c'è di più, ed è tutto ciò che concerne la componente dell'equilibrio.

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  • CHIESA E YILDIZ POSSONO GIOCARE INSIEME?

    Una spiegazione sul perché attorno a Dusan Vlahovic ruoti sempre uno tra Federico Chiesa e Kenan Yildiz, e mai entrambi nello stesso momento, Massimiliano Allegri l'ha offerta a gennaio, quando la Juventus si stava giocando ancora le sue possibilità (o, forse, speranze) di lottare con l'Inter per lo Scudetto.

    In quel caso, però, il tecnico livornese parlò delle differenze tra i due, offrendo nuovi spunti per il dibattito sul tridente.

    "Yildiz è un giocatore che ha fatto molto bene, strappa meno di Chiesa. Federico è unico nel suo modo di giocare. Federico strappa, da solo ti porta il pallone e ogni tanto si defile sull'esterno. Yildiz gioca più dentro al campo".

    Ma allora perché, con caratteristiche diverse, ma complementari, non giocano insieme? Sempre a gennaio, Allegri ha motivato la scelta parlando di "quadratura trovata". In quel momento aveva ragione.

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  • Allegri Juventus AtalantaGetty

    ALLEGRI HA SMENTITO SE STESSO?

    Certo è che, però, a riascoltare le parole di Massimiliano Allegri rilasciate a DAZN dopo Fiorentina-Juventus viene in mente che il tecnico livornese abbia smentito se stesso, in qualche modo.

    "Yildiz è un giocatore come caratteristiche simile a Chiesa, gioca più tra le linee".

    E allora viene da chiedersi se si sia trattata di un'analisi circostanziata e legata alla partita contro i viola, e a quello che i bianconeri volevano proporre, o se vale sempre, in generale, questa tesi.

    In termini fattuali, però, la scelta ha senso: con la Fiorentina chiamata a portare e tenere il pallone (i dati sul possesso palla lo confermano), un centrocampo maggiormente muscolare ha avuto più significato, ma non risponde alla domanda principale del nostro articolo.

  • QUANDO VEDREMO IL TRIDENTE CHIESA-VLAHOVIC-YILDIZ?

    La risposta al titoletto potrebbe tranquillamente essere riassunta in "quando e se cambierà la proposta tecnica in panchina" (che non vuol dire, per forza, cambiare guida tecnica, precisiamo). Senza voler sostituire Allegri, che proprio nella famosa lite a Sky Sport ha raccomandato ai giornalisti di fare il proprio lavoro, ha più senso la prima versione dell'analisi delle caratteristiche di Chiesa e Yildiz, rispetto a quella offerta contro la Fiorentina.

    Con Chiesa che può garantire più strappi e Yildiz che può venire in mezzo, si creerebbe una situazione da 1-2, con un giocatore più sulla trequarti e Chiesa e Vlahovic quasi coppia offensiva.

    Che, poi, è quanto è stato proposto in passato dallo stesso Allegri con giocatori che, però, avevano qualcosa in più: no, Chiesa, Vlahovic e Yildiz non sono paragonabili a Mandzukic, Higuain e Dybala. Per carità.

    L'intenzione rimane quella, però: un giocatore tecnico che viene in mezzo, Yildiz, un altro che strappa e uno più fisicato (sia Chiesa che Vlahovic possono strappare e far da punto di riferimento).

    Ma allora è possibile vederli insieme? No. E questo Allegri lo ha fatto capire più e più volte. Può accadere? Sì: ma in termini di equilibrio, al momento, il livornese preferisce una mediana a cinque con due riferimenti centrali. Su questo, se arrivano i risultati, non sembra si possa barattare.

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