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Paulo Henrique Ganso, il "misto tra Zidane e Kaká" finito nel dimenticatoio: oggi sfida l'Inter col Fluminense al Mondiale per Club

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La storia del calcio è piena di talenti che si sono persi per strada. Uno di questi è sicuramente Paulo Henrique Ganso, più noto semplicemente come Ganso.

Qualche anno fa era finito anche nel mirino del Milan ma in Italia non è mai arrivato. Anche perché Ganso non ha rispettato le attese.

Oggi, che sta per compiere 36 anni, milita nel Fluminense e affronterà l'Inter negli ottavi di finale del Mondiale per Club.

Eppure per qualcuno Ganso era "molto più forte di Neymar" o addirittura "un misto tra Zidane e Kakà". Esagerato, forse, ma di certo la qualità non gli è mai mancata. La continuità, invece, sicuramente sì.

  • GLI ANNI AL SANTOS

    La carriera di Ganso ovvero 'oca', soprannome affibbiatogli dal magazziniere del Santos Otávio Rodrígues Oliveira detto Tatá, inizia in salita.

    Timido, quasi spaesato, fatica a conquistare la Prima squadra e proprio sul più bello nel 2007 si rompe crociato anteriore e menisco laterale del ginocchio destro.

    Il sogno di diventare un campione sembra già tramontato. Ma alla fine Ganso riesce a prendersi il suo spazio formando una coppia da sogno con l'amico Neymar.

    Conquista sia il Paulistão che la Copa do Brasil. L'anno seguente sale sul tetto del Sudamerica conquistando la Copa Libertadores.

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  • IL FUTURO DEL BRASILE CON NEYMAR E PATO

    Nel 2010, insomma, tutti parlano di Ganso che in Brasile finisce sulle copertine dei giornali insieme all'altra promessa del calcio verdeoro, Alexandre Pato.

    "Per i tecnici brasiliani è il fenomeno del futuro. Un misto tra Zidane e Kaká”, scrive quell'anno 'La Gazzetta dello Sport'.

    Ganso esordisce in Nazionale ad agosto in un'amichevole contro gli Stati Uniti, parteciperà a Copa America e Olimpiadi. Mai a un Mondiale.

    A frenarlo sono ancora gli infortuni: deve di nuovo operarsi: prima al ginocchio destro, poi a quello sinistro. Resta fuori sette mesi e quando rientra non è più lo stesso.

    “Secondo me Ganso era più forte, ma di parecchio, rispetto a Neymar– ha detto qualche tempo fa al canale YouTube 'Vamo pro jogo' l'ex compagno dei due;Tiago Alves - Ad ostacolarlo sono stati gli infortuni. Ne ha avuti molti. Alcune cose lui riusciva a farle e Neymar no. Se diceva che ti avrebbe messo davanti alla porta, lo faceva”.

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  • L'INTERESSE DELLE BIG EUROPEE E LE VOCI SUL MILAN

    Nonostante tutto il nome di Ganso resta caldissimo sul calciomercato.

    Il talento del Santos viene accostato un po' a tutte le big europee, diventando una specie di tormentone. Ma la clausola da 50 milioni di euro spaventa le pretendenti.

    Tra queste c'è anche il Milan che segue Ganso con particolare attenzione e che sembra vicinissimo ad acquistarlo nel gennaio 2012.

    Ganso però smentisce tutto: "L'Italia è un sogno, ma al momento non c'è nulla”.

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  • LA PARABOLA DISCENDENTE

    Nel 2012, in effetti, Ganso lascia il Santos ma resta in Brasile per vestire la maglia del Sao Paulo.

    Il giorno della presentazione lo accolgono in 40 mila ma il talento che faceva sognare un Paese intero non è più lo stesso.

    La classe è intatta, a mancare è il ritmo: Ganso gioca quasi da fermo. Nel 2016 finalmente si trasferisce in Europa, al Siviglia, Sampaoli prova ad arretrarlo a centrocampo ma le cose non vanno bene. Poi un breve prestito all'Amiens, in Francia, prima del ritorno in patria.

    Oggi come detto gioca nelle file del Fluminens, col Tricolor ha vinto un'altra Libertadores nel 2022/23 ma nei primi mesi del 2025 è rimasto a lungo fermo per una miocardite.

    Ora il peggio sembra alle spalle e Ganso sarà a disposizione negli ottavi di finale del Mondiale per Club contro l'Inter.

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