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Estudiantes v Boca Juniors - Copa de la Liga Profesional 2024Getty Images Sport

Pasillo con protesta contro il Rosario Central: squalifica per i calciatori dell'Estudiantes e per Veron

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La telenovela in corso nel campionato argentino, scatenata dall'istituzione 'lampo' del trofeo di campione della Liga, regala una nuova puntata.

Mano pesante dell'AFA nei confronti dell'Estudiantes, resosi protagonista del pasillo con protesta a ridosso del calcio d'inizio del match contro il Rosario Central.

La sanzione è ricaduta sia sui calciatori che su Juan Sebastian Veron, presidente del club di La Plata.

  • DUE GIORNATE AI CALCIATORI DELL'ESTUDIANTES

    La Federcalcio albiceleste ha deciso di sospendere i calciatori dell'Estudiantes protagonisti dell'iniziativa, i quali non potranno scendere in campo per 2 partite del 2026.

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  • FASCIA DI CAPITANO TOLTA AL CAPITANO

    Ma non è tutto, perché Santiago Nunez si è visto privare della fascia di capitano: il provvedimento adottato nei suoi confronti avrà una durata di 3 mesi.

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  • VERON SQUALIFICATO 6 MESI

    Infine Veron: la Brujita, ex genio del centrocampo di Inter, Lazio, Parma e Sampdoria ed oggi massimo dirigente dell'Estudiantes, è stato raggiunto da una maxi-squalifica di 6 mesi.

  • PERCHÉ LE SQUALIFICHE E COS'È SUCCESSO IN ROSARIO CENTRAL-ESTUDIANTES

    L'AFA, il 20 novembre, ha assegnato la coppa di campione della Liga Argentina al Rosario: motivo? Quella di Angel Di Maria è stata la squadra che ha totalizzato il maggior numero di punti tra campionato di Apertura e Clausura di quest'anno e così, con una cerimonia improvvisata, le è stato consegnato un trofeo fin lì mai esistito.

    Questo il motivo delle enorme polemiche divampate, con le società del massimo campionato contrarie e l'Estudiantes in prima fila nella protesta: domenica scorsa, in occasione della sfida contro i rosarini, i calciatori hanno dato vita ad un pasillo de honor storico, voltando le spalle agli avversari transitati per celebrare la vittoria di un titolo nato appena 8 giorni fa tra lo stupore generale e frutto del caos che sta facendo da cornice al torneo.

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  • VERON: "L'HO ORDINATO IO, SONO IN PACE CON LA COSCIENZA"

    "Sì, ho dato l'ordine di voltare le spalle. È stato perché ci siamo sentiti minacciati e costretti a fare qualcosa che non è stato fatto in altre partite, o con altre squadre", ha detto Veron a 'Radio con Vos'.

    "Bisogna essere in pace con la propria coscienza. Da quel momento in poi, non provo più alcun disagio, anzi. Sono molto sicuro di tutto quello che è successo da parte nostra, come club e anche come tifoso".

    "È stata una situazione anomala e questo ha causato un'escalation della situazione, e non per colpa del club. L'idea era di dare loro un riconoscimento, non un titolo. Mi è stato detto che non c'era alcuna votazione, non era una decisione presa a maggioranza, era qualcosa che era già stato deciso. Non c'era altra opzione".

    "Quando è stata convocata la riunione, si è trattato di discutere del nuovo torneo e di alcune regole dei playoff. Tutto il resto era prestabilito, imposto a qualcosa che poi si è trasformato in un campionato, quando invece si è trattato di dare un riconoscimento. È molto diverso dall'assegnare una stella a una squadra".

    "Non è contro il Central; avrebbe potuto essere qualsiasi altra squadra. Non è contro nessuno in particolare. Quando sono stato informato di questa situazione, ho chiesto: 'Ma è stato votato? Cos'è successo?' Non c'è stata alcuna votazione. C'è stato un dibattito? No, era già stato predisposto, era già stato deciso. Era qualcosa che era già stato scolpito nella pietra"