Dalla concreta possibilità di inanellare l’ennesimo successo stagionale, alla certezza di dover prestare attenzione allo specchietto retrovisore. Tutto nel giro di pochi minuti, quelli ovvero intercorsi dalla rete del momentaneo 0-2, a quella che è valsa il 2-2 finale.
L’Inter assapora a Parma il successo che le avrebbe consentito di tenere a distanza (seppur non di sicurezza) il Napoli e invece si deve accontentare di un pareggio che, comunque andranno lunedì le cose per i partenopei (che possono portarsi a -1) a Bologna, le consente di difendere il primato in solitaria.
Grande merito va dato ai ducali che, non solo sono scesi in campo senza particolari timori reverenziali, ma soprattutto hanno avuto la forza di rimettere sui giusti binari una partita che sembrava quasi persa.
La prima vera azione pericolosa è stata proprio confezionata dai padroni di casa, con Bonny che però non è stato freddo da buona posizione, prima che scattasse la classica regola del ‘goal fallito, goal subito’.
Al 14’ i nerazzurri passano infatti con Darmian che, servito in area da Dimarco, ha battuto Suzuki con sinistro angolato indirizzato verso il palo più vicino.
Il Parma prova a rispondere, ma al 20’ Sommer si supera su Man, mentre pochi minuti più tardi è il portiere del Parma a compiere un miracolo su Lautaro.
L’Inter con il passare dei minuti alza il proprio baricentro e a pochi istanti dalla fine della prima frazione, dopo uno splendido tentativo in rovesciata di Lautaro Martinez, trova il raddoppio con Thuram che da posizione ravvicinata tocca ‘male’ il pallone quel tanto che basta per trafiggere Suzuki per il più classico dei ‘gollonzi’.
E’ la rete che sembra chiudere la partita, ma in realtà il Parma nella ripresa aumenta i giri del motore e trova la forza per mettere gli ospiti alle corde. La sua supremazia territoriale viene premiata all’ora di gioco quando Bernabé, entrato ad inizio ripresa, fulmina Sommer con un gran tiro da fuori area.
I meneghini faticano a reagire ed anzi sono i ducali a continuare a spingere con convinzione. L’Inter appare stanca e al 69’ viene punita da un altro nuovo entrato: Ondrejka punta i difensori avversari, entra in area nerazzurra e segna di sinistro, complice anche una deviazione di Acerbi.
Si tratta del goal che vale una clamorosa rimonta e che fissa il risultato sul definitivo 2-2. Un pareggio che, per come si erano messe le cose, lascia l’amaro in bocca all’Inter, ma al Parma va dato il merito di non aver mai smesso di crederci.




